Tra metafore e sogni, l’avventura sulla sabbia

Sezione di Formia

Tra metafore e sogni, l’avventura sulla sabbiaIl Responsabile della Commissione Arbitri Nazionale del Beach Soccer, Marcello Caruso, ha incontrato gli arbitri formiani.

Dopo una breve visita del Centro di Preparazione Olimpica in compagnia del Presidente di Sezione Francesco Nasta, Caruso ha manifestato il suo stupore per la struttura: “Siete super fortunati a poter usufruire di un ambiente così attrezzato, da far invidia a tutti i colleghi italiani”, anticipando il clima cordiale che ha caratterizzato il prosieguo dell’incontro.
Il Responsabile degli arbitri del Beach ha poi iniziato un breve racconto, tra metafore e sogni. “La meta da raggiungere per ciascun arbitro è la Serie A. Tuttavia, tante componenti caratterizzano la carriera di ognuno di noi, tra cui il lavoro profuso in Sezione ed altri molteplici sacrifici. Noi arbitri siamo paragonabili ad uno scalatore: voi preferite scalare la vetta insieme ad altre persone o da soli?”.

Di fronte a questo quesito ed alle immagini proiettate, soprattutto i ragazzi più giovani sono rimasti in un primo tempo disorientati ma poi hanno intuito la differenza in quanto veniva spiegato loro. Lo spirito di gruppo è essenziale e caratteristico per chi “è arbitro” e permette di raggiungere la vetta più facilmente rispetto a chi decide di scalare la vetta in solitudine, tipico atteggiamento di colui che “fa l’arbitro”, senza esserlo nella sua totalità.

Riprendendo quella che è stata la propria carriera personale, Caruso ha poi aggiunto: “Oltre ad essere uno “scalatore”, un arbitro possiede un giardino nel quale può curare e far crescere di volta in volta una pianta che rappresenta il risultato del suo lavoro. Può succedere, nella carriera di un arbitro, che la pianta non cresca più di quanto ci si aspetti ed in questo caso non bisogna deprimersi perché la nostra Associazione ci fornisce un piccolo seme da piantare in casi di difficoltà e che, impegnandosi più di prima, ci permetterà di raggiungere risultati importanti e mai immaginati prima, sempre con umiltà”.

Tanta è stata la curiosità per questa disciplina; Caruso ha affrontato alcuni aspetti salienti del beach soccer attraverso un confronto con il Calcio a 11. Attraverso alcuni video si sono mostrate le caratteristiche di questo sport che fa dello “spettacolo” la propria forza: la specifica tutela riservata alla rovesciata, gesto atletico altamente spettacolare, è stata trattata con enorme accuratezza suscitando l’interesse di tutti i presenti.

Al termine della propria esposizione, Marcello Caruso ha voluto congedarsi poi da Formia con parole toccanti: “Nessuna falsa partenza o incidente deve fermarvi. Molto probabilmente voi avete la possibilità di correre più veloci, più a lungo e meglio di quanto fate oggi”. Alla conclusione dei lavori, il Presidente Nasta ha consegnato un omaggio all’ospite, ringraziandolo a nome di tutti i suoi associati per l’interessante riunione tecnica.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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