Sezione di Bari
“Ciao Anto!” era la scritta sulle maglie indossate da tutti i presenti all’incontro con la famiglia di Antonello Giordano martedì 18 dicembre 2018, presso la Sezione di Bari.
A distanza di poco meno di un mese dal tragico incidente che ha tolto la vita al 24enne arbitro barese di Eccellenza, tutta la Sezione si è voluta stringere ai familiari, con affetto e forte senso di vicinanza.
“Era quel tipo di persona a cui la bocca era stata fatta apposta per sorridere…”: con queste parole estratte da una canzone di Luciano Ligabue, si è aperto il video introduttivo che ha commosso tutti: il locale sezionale era stracolmo come mai successo in precedenza in tutti questi anni. Sottofondo la canzone “A mano di mano” di Rino Gaetano: “A mano a mano, si scioglie nel pianto, quel dolce ricordo, sbiadito dal tempo, di quando vivevi con me in una stanza, non c'erano soldi ma tanta speranza…”.
Nessuno assente perché nessuno ha voluto far mancare il proprio apporto in questo ultimo ricordo per un ragazzo dal sorriso indimenticabile: “E’ uno di noi, è cresciuto con noi e insieme a noi, lui resterà sempre qui e non ci lascerà mai” le parole dei ragazzi baresi che hanno voluto, uno per uno, raccontare ai familiari di Antonello il proprio rapporto di amicizia e amore costruito in questi anni.
“Oggi più che mai l’AIA sta dimostrando di non essere una semplice Associazione: non esiste nessuna rivalità tra questi ragazzi, ma solo amicizia, affetto e voglia di aiutarsi l’un l’altro. Questa è la vera grandezza di questa fantastica Associazione, e oggi non è un giorno triste, ma un giorno per ripartire, tutti insieme, con tutti voi – le parole del Presidente regionale Giacomo Sassanelli.
“Dico sempre che il sindaco è il lavoro più bello del mondo, ma oggi purtroppo per me, come primo cittadino di questa fantastica città di Bari, è un giorno molto triste: un altro giovane ragazzo ci lascia, vittima della strada”, le parole del primo cittadino Antonio Decaro.
“Oggi si sarebbe dovuta tenere, come ogni anno, la Festa di Natale della Sezione di Bari, invece siamo tutti qui riuniti nel ricordo di Antonello, ma è questa la nostra vera Festa di Natale quest’anno – le parole commosse del Presidente Nicola Favia – Mi diventa difficile parlare di Antonello al passato: per me di Antonello si deve parlare solo al presente, perché Antonello è qui con noi, non ci ha lasciato, ha solo deciso di continuare a seguirci da lassù. Quando si parla di Antonello si parla di amicizia, amore, comunità, senso di appartenenza. Dobbiamo tutti portarci Antonello nella nostra quotidianità. Noi, per non dimenticarlo, abbiamo già deciso di istituire una borsa di studio a lui intitolata che consegneremo il prossimo 22 gennaio 2019 in occasione dei nostri primi 90 anni della Sezione di Bari. Inoltre adesso scopriremo un quadro di Antonello nella nostra Sala, quadro che farà “da specchio” come per gli assistenti arbitrali con quello di Marco Partipilo, altro nostro indimenticabile amico!”.
“La canzone “a mano a mano” che abbiamo ascoltato dice: “Dammi la mano e torna vicino, può nascere un fiore nel nostro giardino che neanche l'inverno potrà mai gelare; può crescere un fiore da questo mio amore per te”. Di fronte alla Sezione sta per nascere il nuovo Parco Via Tridente: oggi insieme al padre di Antonello, Lucio Giordano, e insieme al primo cittadino di Bari, il sindaco Antonio De Caro, firmiamo questo prezioso documento: si tratta dell’atto di impegno del Comune di Bari di intitolare un ulivo al compianto Antonello Giordano, prospiciente ai locali sezionali”, ha concluso il Presidente Favia.
“Volevo dire solo grazie a tutti – le parole commosse di Lucio Giordano, padre di Antonello – Vi posso solo dire che vi voleva bene a tutti. Antonello era sempre all’università per studio, e subito dopo stava sempre qui in Sezione: era la sua seconda casa, e quasi vi invidiamo perché voi potevate viverlo più di noi, che siamo i genitori. Stava sempre con voi, perché voi gli volevate tutti bene, e per lui questa era la sua vera casa. Siete una fantastica famiglia, complimenti!”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)