Sezione di Lamezia Terme
Lo scorso 13 dicembre, in un noto locale cittadino, gli associati lametini si sono ritrovati numerosissimi, per il secondo anno consecutivo, ad assistere al Convegno “Sport e Famiglia, punti cardine per la crescita dell’uomo - arbitro”.
Numerosi ed importanti i relatori, presentati, tra gli applausi, dal Presidente di Sezione Gianfranco Pujia: Don Giuseppe Angotti, parroco della Parrocchia di Santa Maria Goretti; Francesco Milardi Vice Responsabile Settore Tecnico Arbitrale - Area Sud; Francesco Longo, Presidente del Comitato Regionale Arbitri Calabria; Giuseppe Gualtieri, Prefetto della Provincia di Vibo Valentia, associato della Sezione di Locri; Saverio Mirarchi, Presidente del Comitato Regionale della LND; Stefano Archinà, Componente del Comitato Nazionale AIA.
Tema della serata è stato il rapporto tra Sport e Famiglia, definita dal Presidente Pujia, nel suo discorso introduttivo, come “la prima Istituzione Sociale”, sempre pronta a sostenere e confortare ogni suo componente nei momenti avversi, paragonabile, per molti aspetti, alla famiglia arbitrale dell’AIA.
Il primo a prendere la parola è stato Don Pino Angotti che partendo dal tema della famiglia ha allargato il suo discorso fino a toccare argomenti più profondi, come il ruolo giocato dagli arbitri nel processo formativo che lo sport in generale e il calcio in particolare offre ai ragazzi. “L’arbitro –ha infatti detto Don Pino - non è solo un giudice ma anche un educatore, che aiuta nella comprensione dell’errore, ed educa a quei valori che i ragazzi respirano in famiglia”.
La parola è passata a Francesco Milardi, che ha sottolineato come la sezione sia una seconda famiglia, all’interno della quale si creano ottime e splendide relazioni. Ma non bisogna dimenticare che l’arbitraggio, ha proseguito Milardi, “è una fase temporale della vita, affermando di nuovo la centralità della famiglia nella vita degli sportivi”.
Significativo l’intervento dell’arbitro benemerito e oggi Prefetto di Vibo Valentia Giuseppe Gualtieri, che ha parlato dell’AIA come “un’agenzia di formazione, perché educa a rispettare il prossimo”.
Franco Longo, attuale CRA Calabria ed ex presidente della sezione di Paola, dopo aver speso parole di elogio per la Sezione di Lamezia Terme che sta attraversando un buon momento, ha evidenziato come la vita sezionale sia fondamentale per i più giovani, poiché in sezione si può vedere la “spaccatura della società”, cioè la convivenza di persone di ogni età ed estrazione sociale, che tramite la loro interazione forniscono ai ragazzi un ottimo percorso formativo.
Dunque è stato il turno di Saverio Mirarchi. Il presidente della LND Calabria si è ricollegato al tema del divertimento in campo in quanto “il nostro è un mondo nel quale si gioca, e noi arbitri dobbiamo far divertire facendo giocare a calcio”, anche se ci sono episodi in cui il valore della famiglia latita. Per quanto riguarda la carriera calcistica oggi, Mirarchi ha ribadito la difficoltà odierna nel diventare giocatori professionisti, soprattutto nel nostro paese, ma è giusto dire ai ragazzi di inseguire il proprio sogno. Parlando poi di maturità ha riaffermato il valore dell’errore, la cui ammissione è segnale di forza e carattere.
A chiusura degli interventi Stefano Archinà, che ha condiviso a pieno quanto detto da chi lo aveva preceduto, manifestando la propria ammirazione per tutti coloro che si impegnano nella cooperazione tra le diverse sezioni a livello locale, affermando infine che “con il trattato tema della famiglia si dato un senso concreto alla cena di Natale”.
La Riunione si è conclusa con la premiazione degli associati che hanno conseguito la promozione nella categoria superiore: Pierfrancesco Ruberto in Prima categoria; Alessandro Petrosino in Promozione; Luigi Molinaro alla CAI; Pietro Agapito e Martina Molinaro alla CAN D.
Inoltre, per aver raggiunto il prestigioso traguardo dei trent’anni di tessera, un riconoscimento è stato consegnato all’osservatore arbitrale Giovanni Arena.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)