Si è concluso oggi nel capoluogo felsineo la tre giorni di Raduno della Commissione Arbitri Nazionale Serie D con la riunione dedicata ad arbitri ed osservatori.
Dopo una prima giornata interamente dedicata agli Assistenti, la seconda ha lasciato il posto agli Osservatori Arbitrali e ai direttori di gara che in mattinata hanno sostenuto le programmate prove atletiche (Yo-Yo test e 40 metri). I lavori sono proseguiti nella prima parte del pomeriggio in aule distinte per arbitri ed osservatori: ai primi sono stati somministrati i video quiz regolamentari. Parallelamente, nell’altra sala congressi, anche gli Osservatori arbitrali hanno testato la propria preparazione con i quiz tecnici regolamentari ed affrontato la tematica della valutazione classica e sperimentale del match analysis.
Fino a tarda sera, si è poi tenuta la riunione congiunta arbitri ed osservatori che, partendo da filmati di gare del campionato di Serie D preventivamente inviati per una disamina individuale, si sono confrontati sui provvedimenti disciplinari da assumere e sulla valutazione della serietà dei falli come DOGSO (Deny an Obvious Goal-Scoring Opportunity) e SPA (Stopping a Promising Attack).
Riunione congiunta anche nell’ultima giornata di stage con il commento di altri video di gare su valutazioni tecniche da prendere all’interno dell’area di rigore (play on/penalty) con l’eventuale sanzione disciplinare (cartellino giallo/rosso/nessuna sanzione).
La platea, per alzata di mano, ha espresso il proprio parere sulle situazioni di gioco proiettate; uno scambio di opinioni, dubbi ed un’approfondita spiegazione di ogni singola circostanza hanno caratterizzato la plenaria, con l’obiettivo ultimo di arrivare ad una decisione unitaria.
“Occorre un confronto costruttivo per poter prendere e valutare al meglio la propria decisione ed avere un’uniformità di giudizio leggendo la dinamica del gioco” ha ribadito a più riprese il Responsabile della commissione Matteo Simone Trefoloni nel commentare gli episodi coadiuvato dalle statistiche di risposta Vincenzo Meli del Settore Tecnico Arbitrale. “Il percorso fatto finora – ha proseguito Trefoloni – seppur di livello non basta: aspettiamoci gare molto dure nei gironi di ritorno, dobbiamo giocarcela e dare il massimo per essere costantemente superpartes”.
Un ringraziamento speciale di Trefoloni e di tutta la Commissione è andato a Vincenzo Meli che, con enorme competenza, dedizione e altrettanta passione, ha risposto in maniera esaustiva a tutti i quesiti sollevati in aula.
Ospite della mattinata Luigi Barbiero, coordinatore della Lega Nazionale Dilettanti, che ha così salutato i presenti: “È stato un Girone di andata con non poche difficoltà, che ha avuto un’esposizione mediatica alta con al seguito emittenti televisive, dove l’operato di tutti è sotto la lente di ingrandimento. Questo deve essere un motivo per stimolare le vostre prestazioni a tutti i livelli. Siete una squadra vera, di qualità e siete parte integrante del gruppo, unita e mossa dal nostro stesso obiettivo, quello di fare bene.”
La conclusione istituzionale è stata affidata al Vicepresidente dell’Associazione Italiana Arbitri Narciso Pisacreta: “Siamo tanti e ogni anno con i corsi arbitri si contano 5000 nuovi immessi. Solamente tramite la formazione tecnica, dalla base fino alle Commissioni Nazionali, è possibile crescere insieme. Proprio questa crescita continua ci ha portato ad essere arbitri riconosciuti a livello internazionale, all’interno come all’esterno della nostra Associazione, senza cui il giuoco del calcio non potrebbe esistere. La tecnologia – ha proseguito Pisacreta – si sta inserendo nel nostro mondo: siamo aperti a tutte le novità e al progresso; proprio per questo motivo l’Italia è scelta come sede di importanti sperimentazioni. Ma la tecnologia non arriverà mai a sostituire l’essere umano”. Pisacreta ha inoltre ribadito uno dei concetti filo conduttori di questo stage: “Voi non arbitrate Società ma squadre che ci richiamano ad un esercizio superpartes delle nostre funzioni che si fondano esclusivamente sul Regolamento”. A conclusione del suo intervento Pisacreta ha infine dettato due caratteristiche che della figura dell’arbitro: “Occorre che voi siate ‘Speculari’ e ‘Resilienti’, ossia in grado di esaminare, osservare, indagare in condizioni avverse, ponendovi sempre nuovi obiettivi raggiungibili solamente se mossi da dedizione, applicazione e passione e ponendo il cuore oltre l’ostacolo.”
La conclusione del Raduno è stata la sintesi di foto e filmati raccolti nei tre giorni bolognesi: grandi emozioni che “in un secondo rendono l’arbitraggio la più bella esperienza della tua vita, oltre le paure più grandi ciascuno troverà le cose migliori”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)