Sezione di Civitavecchia
La prima riunione del 2019 è stata l’occasione per l’ingresso ufficiale di venticinque nuovi arbitri nell’Associazione con lo speciale benvenuto arrivato direttamente dal componente del Comitato Nazionale Umberto Carbonari.
“Sono felice di vedere tanti volti giovani che sono entrati a far parte della nostra Associazione. Un’associazione – ha spiegato Carbonari – che ci insegna fin da subito il rispetto delle regole e valori che portiamo non solo in campo ma anche nella vita quotidiana”. Doveroso da parte di Carbonari anche un passaggio sulla violenza alla luce degli ultimi episodi e del successivo inasprimento delle sanzioni disciplinari varato della FIGC. “Vi invito a non sottovalutare i comportamenti di giocatori e dirigenti e a segnalare ogni episodio al vostro Presidente e agli organi competenti, prestando massima attenzione alla compilazione del referto”.
Alla riunione erano presenti anche il vicepresidente del Comitato Regionale Arbitri del Lazio Giulio Dobosz e il responsabile della prima categoria Daniele Martinelli, che rivolgendosi in particolare ai nuovi “fischietti” hanno ricordato gli aspetti più importanti dell’arbitraggio: allenamento, frequentazione della sezione, conoscenza del regolamento, impegno e passione. “Fate inoltre molta attenzione all’uso dei social network – ha sottolineato Dobosz – e al rapporto da tenere in campo e negli spogliatoi con i giocatori e i dirigenti: una parola è poco, due sono troppe”.
Indicazioni riprese anche dal Presidente della Sezione civitavecchiese Gian Luca Ventolini che ha voluto ricordarel'importanza dell'aspetto comportamentale, elemento fondamentale per far parte di questa fantastica associazione indipendentemente dal ruolo che ognuno ricopre. Umberto Carbonari in chiusura ha invece voluto sottolineare con orgoglio la grande professionalità dell’organo tecnico sezionale Marco Sacco, che nonostante la conclusione del suo incarico al CRA Lazio ha continuato ad offrire la sua massima disponibilità alla commissione regionale. “È la passione che anima la nostra Associazione e Marco Sacco è un valido esempio”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)