Sezione di Lamezia Terme
Venerdì 25 gennaio la Sezione di Lamezia Terme ha avuto l’onore e il piacere di ospitare, in occasione della programmata riunione tecnica, Francesca Di Monte della Sezione di Chieti, assistente di Serie C e dal 2016 internazionale per quanto riguarda il calcio femminile.
Il primo incontro con Francesca c'è stato nel primo pomeriggio, quando ha tenuto una seduta di allenamento allo stadio "Riga" di Sant'Eufemia. L'occasione è stata ben sfruttata dai ragazzi della Sezione, con grande partecipazione dei nuovi associati. Dopo l'allenamento, nei locali sezionali, è iniziata la riunione vera e propria, previa presentazione dell'illustre ospite da parte del Presidente Gianfranco Pujia che rivolgendosi ai numerosissimi associati presenti ha definito queste occasioni "veri momenti di crescita umana ed arbitrale".
La Di Monte, dopo i complimenti rivolti ai ragazzi presenti all'allenamento e a tutta la Sezione, ha iniziato il suo discorso toccando con grande eloquenza numerosi temi, primo tra tutti il "saper fare più cose contemporaneamente", che è una risorsa propria dell'universo femminile e che può essere applicata tanto nell'attività arbitrale quanto nella vita di tutti i giorni, e le forze che devono far applicare questa capacità sono la passione e il senso del dovere, che sono ciò che ci fa conciliare l'arbitraggio con gli impegni di studio e lavoro.
L’ospite ha dunque proseguito presentando valori e doti che un arbitro, tanto il più giovane quanto il più esperto, matura durante la sua carriera, come disciplina, metodo e mentalità vincente, valori che vengono naturalmente applicati nella vita quotidiana. “Certo - ha detto inoltre l'ospite - ci sono anche dei normali alti e bassi o partite no, dovuti anche all'apparenza di ‘essere uno contro tutti’ per l'arbitro in campo, che vanno superati con il confronto con i colleghi, secondo il monito ‘imparate dagli errori degli altri, perché non c'è tempo di imparare solo dai vostri’".
Il discorso si è poi focalizzato sull'arbitraggio moderno, con l'introduzione dei concetti di "match analysis" e "match incident" per la preparazione alle partite, concetti che dovranno essere necessariamente accompagnati, da parte dell'arbitro, da concentrazione e attenzione alle priorità, dallo studio delle squadre e magari dalla psicologia, con degli incontri con un mental coach.
Sono state poi mostrate alla sezione alcune fotografie in campo dell'ospite, testimonianze istantanee di una carriera brillante che ha ancora molto da dare al mondo arbitrale.
Chiusura sulla vita sezionale: nell'AIA si creano bellissimi rapporti, definiti da Francesca "amicizie come nei banchi di scuola", e pertanto è una fortuna particolare farne parte. E ciò vale, anche e soprattutto, per le ragazze che, sempre più numerose, accettano la sfida: "Per le donne il calcio e l'arbitraggio offrono infinite possibilità”, ha affermato l'assistente teatina.
A chiudere la brillante esposizione il Presidente Pujia, che ha rivolto a Francesca i ringraziamenti da parte di tutti gli associati, con i migliori auguri per il futuro della sua carriera.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)