Danilo Giannoccaro: “Festeggiate le vostre cicatrici!”

Sezione di Enna

Danilo Giannoccaro: “Festeggiate le vostre cicatrici!”Nella giornata dell’8 febbraio la sezione di Enna ha ospitato Danilo Giannoccaro, ex arbitro nella massima serie, oggi Responsabile della CAN PRO, l’Organo Tecnico nazionale designa la Serie C.
A fare gli onori di casa, il Presidente di Sezione Giuseppe Di Gregorio e il Vicepresidente, oltre che arbitro CAN PRO, Daniele Rutella. Un ulteriore saluto anche da parte del Presidente del Comitato Regionale della Sicilia Michele Cavarretta, ospite anch’egli alla riunione anche per il rapporto che lo lega a Giannoccaro sia a livello arbitrale che dirigenziale.
Fra i numerosi ospiti presenti Roberto Fraggetta (assistente CAN PRO), Luigi Castiglione, Carmelo Parisi, Luigi Bellassai, Fabio Giallanza (Osservatori CAN PRO), Umberto Raspante (Componente CRA Sicilia), Biagio Girlando (Presidente della Sezione di Marsala) e Cirino Longo (Presidente della Sezione di Catania).
La presenza di un ospite di tale spessore ha permesso a tutti gli associati di avere una visione d’insieme della Commissione Nazionale e della macchina organizzativa che prepara arbitri, assistenti ed osservatori alle massime serie nazionali. L’intento di Giannoccaro è stato dimostrare il lavoro minuzioso e certosino che ognuno, all’interno della squadra CAN PRO, svolge affinché si possa offrire un servizio d’eccezione al gioco del calcio.
Fra le tante componenti, le casistiche hanno un ruolo predominante, tanto che la mole di clip estrapolate da ogni partita raggiunge numeri elevatissimi: ma il lavoro svolto su di esse rende possibile una crescita cospicua non solo dal punto di vista tecnico, ma anche e soprattutto per lo sviluppo di una coscienza calcistica e di un’intelligenza arbitrale fervida e ricca di curiosità.
Tre pilastri, aggiunge Giannoccaro, fanno da base ad una prestazione arbitrale: l’atletico, il tecnico e il mentale. L’uno non vive senza l’altro, poiché ciascuno influisce sull’altro con forza, non potendosi redimere dal coltivarli in egual misura.
La mente, però, al di sopra dei due valori fondanti di cui sopra, svolge un ruolo d’eccezione: possedere un fervore intellettivo renderà possibile non solo trovarsi al posto ed al momento giusto per valutare un determinato caso, piuttosto, mettersi nella condizione ottimale affinché sia possibile una determinata valutazione.
Ciononostante, l’errore sarà comunque dietro l’angolo e l’invito è stato di non averne paura, quanto invece di neutralizzare le possibilità di commetterlo una seconda volta. In questi termini, essere capaci di immedesimarsi nell’errore di un collega e farlo proprio sarà la base per un’ulteriore crescita personale.
“Arguzia” e “Curiosità” sono state altre due parole chiave dell’incontro: l’importanza di una sottigliezza e prontezza di spirito, unita al desiderio di conoscenza che apre infinite vie per amare visceralmente l’attività arbitrale. È la combinazione di questi due elementi, mescolati agli altri innumerevoli, che getta i presupposti per plasmare un arbitro ricco di sfaccettature e che, alla fine dei giochi, riesca a guardarsi alle spalle senza alcun rimorso o rimpianto poiché cosciente di aver dato il tutto e per tutto.
“Festeggiate le vostre cicatrici”, è l’invito dell’appassionato Responsabile CAN PRO, determinato a restituire quanto appreso durante la propria carriera sui campi, chiudendo dunque la riunione per lasciar posto ad un momento conviviale presso un noto ristorante del centro di Enna.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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