Sezione di Verona
Senza nulla togliere ai potenziali ospiti che avrebbero potuto trasferire importanti esperienze di vita, il sorteggio verificatosi nella Stagione corrente per la Sezione “Umberto Sinico” di Verona ha portato in terra veneta nientemeno che il Responsabile della CAN B Emidio Morganti. Se si pensa che Morganti è giunto a seguito di riunioni di relatori con alle spalle una carriera di altrettanto tutto rispetto, l’associativo veronese può ritenersi più che soddisfatto e cogliere davvero il meglio da sfruttare nella vita arbitrale. Il Presidente sezionale Mario Gennaro ha come suo solito introdotto l’ospite con un discorso che ha riassunto la lunga ed invidiabile carriera di Morganti e da quest’ultimo, dopo aver calcato palcoscenici che chiunque desidererebbe, non ci si poteva aspettare una riunione come le altre.
I primi dieci minuti sono stati trascorsi nella visione di uno spezzone del celebre film Sully, un’idea davvero originale che ha portato ad un dibattito spontaneo nel cercare le similitudini tra espressioni, emozioni, decisioni, azioni messe in atto dall’attore protagonista e la vita arbitrale. Ecco che sono emerse le esperienze della lunga carriera di Emidio, fuse con quelle dei numerosi presenti in platea, che liberamente si sono fatti trasportare dalla spontaneità e della simpatia del Responsabile CAN B.
Così come Sully ha preso con lucidità e freddezza una decisione importante, in una situazione vissuta per la prima volta e a fine carriera, così deve comportarsi l’arbitro sapendo che lui stesso sarà oggetto di discussione. “L’emotività ti taglia le gambe, non ti fa decidere, ma non bisogna rinunciare a vivere le emozioni” ed ancora Morganti ha aggiunto rivedendo l’arbitro che vive per la prima volta una situazione: “bisogna essere pronti, preparati, conoscere si il regolamento ma saper anche essere decisi nel prendere sempre una decisione e fischiarla di pancia”.
Morganti ha voluto anche rimarcare che se apparentemente l’arbitro sembri solo in mezzo al campo, bisogna sempre ragionare da squadra comportandosi seriamente e professionalmente, riconoscendo che il proprio comportamento potrebbe influire la settimana successiva quando sullo stesso campo scenderà un collega. E’ fondamentale seguire sempre una linea comune. La determinazione e la sicurezza di se evidenziatasi nel modo di condurre la riunione è stata rimarcata dal Presidente veronese Gennaro, che prendendo spunto dalla carriera di Morganti ha voluto spronare i suoi ragazzi: “Emidio è arrivato dove è arrivato grazie solo alla sua determinazione e cominciando all’età di ventidue anni” a cui poi Morganti si è voluto agganciare lasciando ai presenti una frase molto sentita: “fa che il tuo limite sia come l’orizzonte, più ci si avvicina ad esso, più retrocede. Continua a correre!”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)