Sezione di Bari
Lo scorso 25 marzo è stata una giornata da incorniciare per la Sezione di Bari, a cui ha fatto visita il Responsabile della CAN A, Nicola Rizzoli.
“Non è successo molto spesso che il designatore della Serie A abbia varcato i locali sezionali per incontrare gli arbitri baresi – ha aperto il Presidente di Sezione, Nicola Favia - In effetti negli ultimi 25 anni è solo la terza volta. Non è solo onore questo, ma è viva soddisfazione nel sentirsi parte di un progetto di crescita che l’AIA ha intrapreso, accorciando sensibilmente i vertici apparentemente più lontani della piramide. Nicola Rizzoli, poi, si distingue particolarmente per le sue particolari doti umane, per le sue indiscutibili qualità tecniche, oltre che per il suo curriculum”.
All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, l’Assessore allo Sport del Comune di Bari, Pietro Petruzzelli; Il Componente del Comitato Nazionale dell’AIA, Maurizio Gialluisi; il Delegato del Comandante della Polizia Locale, Mimmo Colella, associato della Sezione di Bari; il Presidente del Comitato Puglia, Giacomo Sassanelli, con tutti i suoi Componenti; i Presidenti delle Sezioni pugliesi e tutti gli arbitri di Eccellenza della regione. La location è stato l’auditorium, gremito per l’occasione, del Comando di Polizia Municipale di Bari, nel quartiere Japigia.
“La scelta non è casuale! Abbiamo voluto mettere insieme due simboli di coniugazione di legalità in un quartiere ritenuto a rischio, lì dove qualche settimana fa il giovane Tiziano Albore è stato barbaramente aggredito da genitori e giovani calciatori in una partita di allievi provinciali”, ha aggiunto Favia.
E così dopo un video di presentazione di Nicola Rizzoli, lo stesso ospite ha aperto il suo discorso con un ricordo di Antonello Giordano, giovane arbitro barese venuto a mancare qualche mese fa per un incidente stradale: “Nel pomeriggio sono stato a casa di Antonello e sono stato felicissimo di stare un po’ con i genitori e con la sua famiglia. Persone che hanno bisogno di tutto il nostro affetto, che Nicola Favia e gli associati baresi non stanno assolutamente facendo mancare”.
“Ricordate, se sono arrivato io a disputare una finale di Coppa del Mondo, potreste arrivarci tranquillamente anche voi. E vi posso assicurare, che tra voi c’è sicuramente almeno uno che arriverà in Serie A. Un arbitro per arrivare in alto deve avere alcune caratteristiche fondamentali: una personalità proporzionata, una conoscenza del regolamento che rende più liberi di fare le giuste scelte, una capacità di saper leggere le partite, trovandosi sempre al posto giusto al momento giusto, intelligenza e coraggio. Ma soprattutto la voglia di sognare, quella è fondamentale”.
“E’ molto importante per noi arbitri essere pronti a subire situazioni di pressione, bisogna avere una giusta tensione che non debba diventare stress. Anche il fattore umano è fondamentale nell’arbitraggio: ricordiamoci che la nostra è solo una passione, non è la vita, ma dobbiamo metterci tutto noi stessi in ciò che facciamo e negli obiettivi che ci prefissiamo di raggiungere – ha concluso Nicola Rizzoli – Una decisione sbagliata può cambiare il risultato di una partita, ma anche di un campionato: nelle nostre categorie è intervenuta la tecnologia per ridurre al massimo l’errore. Ridurre, non azzerare, perché l’errore non arriverà mai a zero perché siamo umani”.
Successivamente il designatore di Serie A, terzo arbitro italiano ad arbitrare una finale dei Mondiali di calcio dopo Sergio Gonnella e Pierluigi Collina, ha voluto mostrare ai presenti alcune situazioni di VAR in Serie A con gli audio tra arbitri, VAR e AVAR, nella varie situazioni, soffermandosi particolarmente sui falli di mano e sulle situazioni dei calci di rigore.
“E’ stato certamente un momento importante per tutti quanti noi – ha chiosato Nicola Favia – Speriamo di trarre da questo appuntamento nuova linfa e nuovi stimoli per proseguire un cammino lungo, faticoso, ma avvincente”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)