Da Harry Potter alla Serie A

Sezione di Piombino

Da Harry Potter alla Serie ANella riunione tecnica del 29marzo gli arbitri piombinesi hanno avuto l’opportunità e l’onore di ospitare ed ascoltare la splendida lezione tecnica tenuta dallo stimatissimo collega Paolo Braccini di Pisaespertissimo Osservatore di Serie A.

Dopo una breve introduzione del Presidente Riccardo Pucini che ha solo in parte riassunto titoli, meriti ed incarichi del prestigioso ospite, Paolo si è esibito in una lezione che, nel breve volgere di un’ora e mezza, ha esplorato praticamente tutti gli aspetti più pregnanti della nostra attività.

È partito da un aneddoto legato alla nota saga del maghetto Harry Potter per far comprendere come l’arbitraggio non possa essere legato ad un’unica capacità, ma nel quale è indispensabile un dosaggio equilibrato di molteplici aspetti: intelligenza, conoscenza del calcio, tecnica, disciplina, comportamento,preparazione atletica,intuito tattico; senza anche uno solo di questi mancherà sicuramente qualcosa e brillando anche moltissimo in uno di essi, ciò non potrà essere sufficiente. Per dirla in breve non è detto che con l’intelligenza di Albert Einstein si possa diventare un grande arbitro o quanto meno ciò potrebbe non essere sufficientese non affiancato da tutte le altre caratteristiche sopra elencate opportunamente dosate. Oltre tutto ciò è necessario il “cuore” ovvero la personalità ed il carisma. Ma anche con questo non avremo ottenuto sicuramente il massimo; infatti non potendo contare sul “fischietto magico” che ci potrebbe garantire l’infallibilità, l’arbitro di cui si ha bisogno è quello che “centra il bersaglio”, bravo, che sbaglia poco e coglie quasi sempre nel centro riuscendo a far dimenticare immediatamente i propri errori garantendosi credibilità e completa accettazione da parte di tutti. Non basta essere vicini e con gli angoli giusti, ma è fondamentale saper cosa guardare e dare importanza alle zone nelle quali gli eventi avvengono per le differenze che da esse possono generarsi a parità di evento. Il tutto dovrà essere “condito” da coerenza ed equilibrio.

Detto così sembra tutto facile, ma in realtà quanto brevemente riassunto non è che una piccola parte dei suggerimenti e degli indirizzi suggeriti dal “dotto amico Paolo” alla giovane platea piombinese per ben riuscire in un’attività maledettamente difficile e che, forse proprio per questo, amiamo immensamente.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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