Alberto Boschi racconta il Comitato dei Garanti

CRA Piemonte-Valle d'Aosta

Alberto Boschi racconta il Comitato dei Garanti Venerdì 29 marzo si è tenuto a Pinerolo l’incontro dedicato ai referenti del Codice Etico della Sezioni del Comitato Regionale Piemonte e Valle d’Aosta, oltre ad una riunione tecnica plenaria, organizzata dal Presidente sezionale Pino Puddu, al fine di sensibilizzare gli associati della Sezione di Pinerolo sul tema del rispetto delle normative comportamentali enunciate nel Codice Etico.
I lavori sono iniziati in orario preserale con un meeting in cui il componente del Comitato dei Garanti Alberto Boschi ha illustrato il lavoro svolto dall’organismo di cui è parte, fornendo agli “addetti ai lavori”, i referenti delle singole Sezioni, indicazioni di carattere concreto ed operativo su come approcciare il proprio incarico e su come comportarsi in caso di concrete violazioni.
Nel prosieguo della serata, durante l’incontro plenario sezionale, sempre alla presenza del Presidente regionale Luigi Stella, del Vicepresidente Guido Falca e di numerosi rappresentanti del CRA, tra cui Antonio Mazza, Componente preposto al coordinamento nell’ambito relativo al Codice Etico, l’ospite ha illustrato con chiarezza le norme di comportamento approvate nel 2011 che vanno a completare gli assunti previsti dai regolamenti associativi.
Sottolineati i valori di base che devono accomunare tutti gli associati, Boschi – con alle spalle un’esperienza tecnica ed associativa di grandissimo rilievo - ha ricordato come il valore imprescindibile dell’attività arbitrale sia costituito dalla correttezza e dalla lealtà, sia in ambito sportivo che, anche, nella quotidianità.
La cultura del fair play rappresenta un principio da applicare non solo sui campi di giuoco ma anche come stile di vita, condannando ogni forma di discriminazione ed operando sempre con equità, senso di giustizia, diligenza e, più in generale, perseguendo a tutto tondo il principio di qualità del servizio che deve essere reso.
In seguito, particolare attenzione è stata posta ai social network, comunemente utilizzati dall’assoluta maggioranza degli associati.
Ciò che viene pubblicato on line esce dalla sfera di controllo dell’autore, divenendo, attraverso il sistema delle condivisioni, visibile e fruibile da una indeterminata quantità di utenti in un tempo molto rapido.
Essere Arbitri significa comportarsi con maturità, equilibrio e correttezza, nel rispetto del principio di colleganza, astenendosi da commenti inopportuni, che potrebbero ledere al prestigio centenario dell’Associazione.
Un invito alla responsabilità, rivolto nella prima parte della serata specificamente a chi – nelle Sezioni – è baluardo del rispetto dei principi cardine dell’attività arbitrale, perché svolga al meglio la propria funzione di sensibilizzazione e prevenzione di condotte inadeguate e, nella seconda parte dell’incontro, aperto altresì agli associati pinerolesi, un momento maggiormente divulgativo per rendere noti e comprensibili i contenuti di un documento che racchiude in sé le basi dell’essere Arbitri.
Si è trattato quindi di un evento di grande importanza, durante il quale sono stati trattati aspetti che esulano dal dato tecnico ma che costituiscono un valore fondante per la crescita degli associati, quale che sia la funzione ed il ruolo rivestito.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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