Pasqua: “La mia carriera è iniziata qui nella Tuscia”

Sezione di Viterbo

Pasqua: “La mia carriera è iniziata qui nella Tuscia”Fabrizio Pasqua, arbitro in forza alla Commissione Nazionale Arbitri di Serie A, ha incontrato gli arbitri della Tuscia.

Prima della riunione, rispondendo a una domanda di un collega, Fabrizio Pasqua ha ricordato l’11 marzo 2018, quando diresse Fiorentina-Benevento, la prima partita giocata dalla squadra viola dopo la prematura scomparsa del capitano Davide Astori. ''Ho un ricordo fortissimo di quella gara – ha detto Pasqua riandando indietro nel tempo – prima della partita, con i miei assistenti ci recammo negli spogliatoi di entrambe le squadre. Al tredicesimo minuto interruppi la gara e la curva Fiesole, quella dei tifosi viola, realizzò una spettacolare coreografia in onore del capitano scomparso. Siamo uomini prima che arbitri, proviamo anche noi delle emozioni – ha concluso – da atleti e da sportivi non poteva mancare il nostro commosso omaggio a un grande calciatore come Davide Astori''.

Incontri informali molto formativi che hanno preceduto la riunione tecnica vera e propria. Dopo aver fatto un breve riassunto della sua carriera arbitrale, Pasqua ha sottolineato l’importanza di fare gruppo, aggiornarsi di continuo e scindere la vita privata all’arbitraggio.

“È importante fissare dei traguardi raggiungibili – ha detto Pasqua rivolgendosi ai giovani colleghi – ogni volta che li si supera bisogna porsi un ulteriore obiettivo. Curate molto l’allenamento e lo spostamento sul terreno di giuoco. Imparate a gestire le emozioni e gli errori''.

Al termine della lezione tecnica, Fabrizio Pasqua ha voluto regalare alla Sezione di Viterbo la sua maglia da arbitro. Il Presidente Luigi Gasbarri, insieme con il Componente del Comitato Nazionale Umberto Carbonari, lo ha ringraziato per la visita e la brillante esposizione. Gasbarri ha poi donato a Pasqua la copia di due relazioni compilate in qualità di osservatore arbitrale e risalenti al 2003, anno nel quale l’arbitro tiburtino venne visionato dal Presidente Viterbese in una gara di Promozione e in una di Eccellenza. “Che ricordi caro Fabrizio – ha ricordato con grande patos Gasbarri – eri forte già quando ti vidi per la prima volta, continua così, sei un ragazzo semplice e umile puoi arrivare lontano, ti auguro il meglio nella vita e nello sport”.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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