Sezione di Ciampino
Dall’assemblea ordinaria biennale alla festa di fine stagione. Questo il programma dell’ultimo incontro associativo dell’anno: assolte le formalità previste dal Regolamento associativo, ovvero l’approvazione della relazione tecnica, associativa e finanziaria, l’elezione del nuovo Collegio dei Revisori dei Conti Sezionale i partecipanti hanno vissuto un finale di stagione ricco di ospiti ed emozioni.
Nella circostanza è stata conferita la borsa di studio intitolata a “Franco Palumbo” al fischietto ciampinese, Matteo Panella, decretato vincitore dalla commissione giudicatrice. Matteo, troppo intimidito per fare un discorso, ha lasciato che fosse il suo comportamento e le sue attitudini a ringraziare il Consiglio Direttivo e tutta la Sezione.
La serata è poi proseguita con il conferimento di ben due benemerenze agli associati che hanno raggiunto cinquant’anni di appartenenza all’Associazione Italiana Arbitri. Non semplicemente due ex arbitri ciampinesi, bensì due vere e proprie colonne su cui la sezione si regge da tempo: Antonio Buccini e Antonino Giarraputo.
Ad introdurre la premiazione, anche stavolta, il presidente Paolo Samà, il quale ha sottolineato il ruolo cruciale svolto da entrambi quando, ormai 15 anni fa, si sono adoperati per risollevare le sorti della Sezione. Brevi e concisi nei discorsi che hanno fatto, entrambi con forza e chiarezza che li contraddistingue, hanno evidenziato quanto di più fondamentale: c’è un insolito eco di “chiamata vocazionale” nell’arbitraggio. Per le loro parole, per l’esperienza e per il tempo che, quasi quotidianamente, mettono a disposizione di tutti gli associati, in particolare dei giovani ragazzi dell’Organo Tecnico Sezionale, non esistono ringraziamenti adeguati.
A chiudere la serata, infine, il componente del Comitato Nazionale Umberto Carbonari, della sezione gemella di Viterbo. Umberto, come sempre appassionato nei suoi discorsi, si è legato a quanto detto dai due premiati; evidenziando che soltanto una passione smodata può giustificare le tante rinunce e i tanti sacrifici che si fanno per l’arbitraggio.
Per concludere, per il Calcio a 5 è avvenuta la consegna di un regalo speciale ad un Arbitro, Andrea Campi, che dopo aver diretto le più gettonate gare di Serie A, finisce la sua esperienza per motivi tecnici e anagrafici nella massima divisione del futsal nazionale.
La stagione non poteva chiudersi in modo migliore, in un clima quasi di magia e di emozioni che solo l’arbitraggio sa regalare.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)