Raduno CAN A, test atletici e focus sulle linee di intervento del VAR

Raduno CAN A, test atletici e focus sulle linee di intervento del VARGiornata molto importante del raduno precampionato per arbitri e assistenti della CAN A, in corso a Sportilia. La Commissione guidata da Nicola Rizzoli si è focalizzata sulle linee di intervento del VAR, per ridurre al minimo il margine di errore attraverso l’utilizzo della tecnologia.
Rispettando l’ordine cronologico dei lavori, in mattinata si sono svolti i test atletici presso lo stadio “Gabetto” del centro sportivo ospitante, coordinati dai preparatori atletici guidati dal metodologo dell’AIA, Carlo Castagna. I direttori di gara hanno eseguito lo Yo – Yo test e la prova di velocità dei 40 metri. Gli assistenti arbitrali l’Agility test e i 5 x 30 metri. Quest’ultimi dovranno sostenere anche l’Ariet Test, programmato per i prossimi giorni. Le prove hanno soddisfatto in pieno la Commissione.
Nell’arco della stessa mattinata gli osservatori arbitrali sono stati intrattenuti nella sala conferenze “Stefano Farina”, dove hanno ricevuto le ultime disposizioni prima di lasciare Sportilia, all’ora di pranzo. I lavori che li avevano interessati sono durati due giorni.
Rientrati in aula arbitri e assistenti hanno sostenuto i video test e in seguito i quiz tecnici, sottoposti da Vincenzo Meli, Responsabile del modulo Regolamento dell'Area Studio del Settore Tecnico, per via telematica: i testati, con un telecomando alla mano, appena visionata allo schermo la domanda dovevano inviare la risposta premendo il relativo tasto, un sistema che consente di produrre i risultati in tempo reale.
Nel pomeriggio il Responsabile della CAN A, insieme ai Componenti Gabriele Gava, Danilo Giannoccaro e Andrea Stefani, si sono soffermati per qualche ora sulle linee di intervento del VAR, come accennato in apertura. Si è partiti rappresentando le statistiche della Stagione Sportiva appena trascorsa. Dati che risultano rincuoranti, anche se Rizzoli è intenzionato a ridurre ulteriormente il numero delle decisioni non corrette. E’ stato affrontato l’annoso argomento sulle capacità di gestire e superare gli errori che inevitabilmente occorrono durante l’arco di una partita o di un campionato: “La differenza tra un bravo arbitro o di un campione consiste proprio in questo”.
A tale fine è importante avere capacità di agire in modo razionale e non di reagire in modo istintivo, qualità che può avere solo chi studia e si aggiorna costantemente, per giungere a una ‘decisione’, come ha precisato Rizzoli, che ben si differenzia da una ‘scelta’: “Scegliere è un gesto di coraggio che ha delle conseguenze, e che comporta delle rinunce. Decidere è invece più facile, perché è riferito a qualcosa che con la giusta preparazione diventa un processo più oggettivo”.
Come ha riferito sempre l’ex internazionale, chi ha commesso errori è colui che ben difficilmente ne farà dello stesso tipo in futuro: “Dall’esperienza si deve imparare, come hanno fatto i nostri arbitri veterani. I più giovani devono avere la capacità di imparare anche dall’esperienza degli altri”.
La riunione è proseguita analizzando le linee di intervento, sempre con i dati della scorsa Stagione alla mano, nei vari casi in cui può intercedere il VAR e con quali modalità. Arrivati ai falli di mano Rizzoli ha invitato i presenti a “resettare tutto quanto appreso in passato” e attenersi alla Circolare n. 1: “Le modifiche regolamentari apportate dall’IFAB hanno reso più oggettiva questa tipologia di falli”.
Tra casi oggettivi e interpretazione dell’arbitro la linea a volte è molto sottile, anche ai tempi della VAR, perché ci si potrà sempre trovare nel ‘grigio’: “Per non commettere errori tutti dobbiamo avere la stessa linea di pensiero, una linea comune per gestire anche la zona grigia”, ha chiosato il designatore della Serie A.
L’allenamento serale, compromesso dalla pioggia battente, ha concluso questa seconda giornata di lavori dello stage, che terminerà il 31 luglio.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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