Si è concluso a Sportilia il raduno di inizio Stagione che ha visto coinvolta l’intera Commissione Arbitri Interregionale guidata dal Responsabile Andrea Gervasoni. Sino all’ultimo giorno di stage gli arbitri hanno potuto perfezionare la loro preparazione non solo con il confronto in aula, ma anche con esercitazioni pratiche sul terreno di gioco. “Dovete dimostrare l’abilità di individuare le priorità”, ha detto Andrea Gervasoni. “Per avere tutto sotto controllo è importante mantenere sempre alta la soglia della concentrazione cercando di prevenire eventuali criticità agendo tempestivamente”. Tra i vari punti messi a fuoco dal Responsabile, particolare attenzione è stata dedicata alle mass confrontation: per gestire al meglio e nel rispetto regolamentare questo tipo di situazione è indispensabile riuscire a cogliere tutta la dinamica anche grazie ad un comportamento proattivo.
“L’arbitro è il capo terna e deve riuscire a rafforzare il concetto di squadra”, ha spiegato Andrea Guiducci, approfondendo le sfumature più importanti della collaborazione con gli assistenti. “Un buon briefing pre - gara permette di rendere naturale e fluida la comunicazione e la collaborazione tra i membri della terna”.
E’ stata ribadita l’importanza di un contatto visivo costante: “Dovete spostarvi in maniera funzionale per avere l’assistente all’interno del cono di visione”, ha detto Andrea Marzaloni prima di ribadire che “con gli assistenti dovete costruire un concetto di condivisione del metro tecnico in modo da poter essere equi ed uniformi per tutta la durata della gara”.
La CAI rappresenta la prima categoria nazionale che un arbitro deve affrontare ed è per questo che la responsabilità è grande anche per quanto riguarda l’organizzazione delle trasferte: “Vi verrà richiesto di viaggiare nelle altre regioni italiane”, ha detto il Coordinatore Gianluca Cariolato. “In fase di preparazione alla gara dovrete essere in grado di valutare e analizzare tutte le soluzioni migliori per giungere al campo di gioco in maniera sicura e arbitrare serenamente”.
Vari aspetti comportamentali che la permanenza alla CAI prevede sono stati approfonditi da Gaetano Intagliata: “Siate responsabili di ciò che fate dentro e fuori dal terreno di gioco perché rappresentate la CAI in ogni momento”.
“Non date nulla per scontato e non lasciate niente di intentato”, ha detto il Responsabile Andrea Gervasoni ai presenti: “Siate sempre sul pezzo e continuate a credere in voi stessi anche dopo gli errori, perché non vi devono mai mancare la forza di rialzarvi, la costanza e il divertimento”.
Chiusura motivazionale con una celebre frase di Sir Winston Churchill selezionata da Gervasoni prima del saluto finale: “Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)