Si è conclusa la tre giorni del raduno di CAN C a Milano Marittima, ospitato presso il Grand Hotel Gallia, che ha visto la partecipazione dei 73 arbitri dell’organico della Commissione guidata da Antonio Damato. Un raduno curato nei minimi dettagli grazie al supporto di Enrico Ciuffa e Giuseppe Antonaglia della segreteria della CAN C.
La giornata è iniziata con l’ultimo allenamento nella cornice della pineta di Cervia e Milano Marittima: qui gli arbitri, divisi in due gruppi, hanno sostenuto diversi carichi di lavoro, in particolare quelli impegnati nelle gare della domenica hanno sostenuto una seduta di rifinitura, guidati da Gilberto Rocchetti e dallo staff di preparatori atletici e fisioterapisti, sotto la supervisione di Claudio Castellini del Modulo Biomedico del Settore Tecnico.
L’ultima fase di lavoro in aula è continuata attraverso il match analysis, che ha impegnato gli arbitri per il resto della mattinata: “Da qui alla fine di ottobre ci aspettano quattro giornate di Campionato e un turno di Coppa Italia. Sarà un tour de force dove tutti dobbiamo farci trovare pronti e preparati”, ha detto Damato ai suoi arbitri.
Analizzando in particolare alcuni episodi avvenuti all’interno delle aree di rigore, Damato ha così voluto sintetizzare il modus operandi che i suoi arbitri devono adottare: “Vi chiedo più precisione e capacità di sintesi quando le cose da valutare accadono nelle aree di rigore: trovando la strada migliore, a volte anche la più elementare, arriverete a esprimere prestazioni di livello altissimo”.
Un raduno intenso quello di Milano Marittima che ha visto i Componenti Maurizio Ciampi, Emilio Ostinelli, Elenito Di Liberatore e Paolo Calcagno impegnati insieme al Responsabile Antonio Damato in una formazione di alto livello e molto professionalizzante nei confronti degli arbitri della CAN C, supportati da Claudio Pellegrini del Settore Tecnico.
A chiudere il raduno le parole di Damato: “Una full immersion dove abbiamo sviscerato davvero tante situazioni, molte fatte bene, alcune da migliorare. Avete preso spesso decisioni coraggiose, quello che vi chiedo è di continuare a fare sempre meglio. Ci sono ambienti, piazze, città che ci fanno pensare che questo Campionato di Serie C sia di un livello davvero superiore. La Commissione sta credendo in tutti voi, e noi abbiamo visto che, dall’inizio dell’anno, tutti avete fatto un passettino avanti, un passettino verso la vostra meta. Cerchiamo di dare risposte sul campo di qualità. In bocca al lupo”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)