Presso la sede di Ancona del Comitato Regionale Arbitri delle Marche, il Responsabile Andrea Gervasoni ha dato ieri mattina il via al raduno del centro Italia della Commissione Arbitri Interregionale, il secondo della serie autunnale dopo quello del 19 ottobre scorso, che aveva visto radunati a Reggio Emilia i fischietti del nord. Presenti i Componenti CAI Gustavo Malascorta, Maurizio Viazzi, Andrea Marzaloni, Gianluca Cariolato e Fabrizio Lanciani.
Si è trattato di uno stage facoltativo che ha mostrato la voglia di fare bene e la passione per l'arbitraggio, data la grande partecipazione di arbitri e osservatori.
A tal proposito si è iniziato con i ringraziamenti al Presidente dell'AIA Marcello Nicchi, al Vicepresidente Narciso Pisacreta, al Comitato Nazionale e al Responsabile del Settore Tecnico AIA Alfredo Trentalange, che rendono possibile la formazione continua degli arbitri.
Ringraziamenti per la disponibilità e l'accoglienza riservata, anche nei confronti di Angelo Galante, Presidente della Sezione di Ancona, e Carlo Ridolfi, Presidente del CRA Marche, il quale ha rilevato di essere entusiasta di ospitare nella propria sede un evento di tale portata, dal quale ha svelato di prendere spunto per improntare il proprio lavoro con gli arbitri regionali.
“Più brillate e più avete responsabilità”. Con queste parole Carlo Ridolfi ha lasciato spazio al saluto del Presidente della FIGC - LND Marche, Paolo Cellini, il quale ha ribadito l'importanza del ruolo dell'arbitro all'interno del gioco del calcio e della collaborazione da parte delle società.
La giornata didattica è iniziata affrontando varie tematiche: dalle procedure da attuare in caso di razzismo al comportamento da tenere durante il colloquio di fine gara con gli osservatori, fino alla scelta delle divise, per poi dare il via ad un raduno “personalizzato”, in quanto basato sull'analisi degli episodi di gara di ciascun arbitro presente.
Gervasoni ha esortato gli arbitri a rendere l'arbitraggio, difficile, un'attività facile e senza esitazioni in taluni casi: “Fallo imprudente? Ammonizione”; “Trattenuta prolungata? Fischia!”
Questo per poter indirizzare la gara verso la giusta direzione e poter essere accettati con serenità dalle squadre.
“Bisogna avere la percezione di quello che è successo e di quello che può accadere. Bisogna sanzionare quello che è successo e non quello che credi possa succedere. Per farlo è fondamentale mantenere alta la soglia di concentrazione”.
Concentrazione che deve essere stimolata sin dal riscaldamento pre – partita e durante l'intervallo insieme agli assistenti.
Gervasoni ha fatto notare che bisogna arbitrare per la singola partita e che la carriera di un arbitro non la fanno solo i big match arbitrati bene.
Dai video mostrati, sono emersi importanti spunti per ripassare la Circolare n.1 ed analizzare gli episodi di ognuno, correggendo e smussando quegli atteggiamenti e gesti che possono risultare fraintendibili.
L'importanza dei dettagli fa la differenza: ad esempio, notare il nastro colorato sui calzettoni del calciatore fa capire a tutti il tipo di arbitro con cui ci si andrà a relazionare.
É necessario affrontare i problemi che si presentano sul terreno di gioco con personalità: nel momento in cui c'è un fallo, ci si deve aspettare il dissenso e si deve immediatamente gestire.
L'arbitraggio è sì divertimento, ma è importante sapersi “divertire seriamente”: è necessario saper gestire le proprie emozioni e capire il modo di porsi nei confronti degli accadimenti che si verificano.
Importante fare squadra con gli assistenti, supporto che può rivelarsi fondamentale per gli arbitri, come hanno rilevato i Componenti Andrea Marzaloni e Gianluca Cariolato, ex assistenti di Serie A, il secondo anche internazionale.
Nella seconda parte della giornata sono stati svolti i quiz regolamentari in presenza del Componente del Settore Tecnico Paolo Creta.
Prezioso l'intervento del Componente del Comitato Nazionale Umberto Carbonari, il quale ha portato a conoscenza gli arbitri dell'importante lavoro che si è svolto in questi anni, dal progetto di Sinfonia4You alle sanzioni contro episodi di violenza nei confronti degli arbitri con l'introduzione dell'Art. 11 bis.
“Voi siete all'inizio del vostro percorso arbitrale ma siete il fiore all'occhiello dei vostri Presidenti di Sezione che vi hanno proposto, che sono un po' come i vostri papà. Non dimentichiamo però l'importanza del ruolo dell'osservatore, fondamentale per la crescita di ciascun arbitro”.
Questa giornata, caratterizzata da tanta didattica stimolante e dallo stare bene insieme, è terminata alle 18 con un bel video motivazionale.
“Date tutto quello che avete ragazzi, perché poi uno vince per una frazione di secondo”. Andrea Gervasoni ha salutato così arbitri e osservatori del Centro Italia.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)