Manganiello: “Finire una partita sapendo di aver dato tutto”

Sezione di Treviso

Manganiello: “Finire una partita sapendo di aver dato tutto”C’era una trepida e diffusa attesa per la serata dedicata all’ospite nazionale assegnato dall’AIA alla Sezione di Treviso e l’aspettativa è stata ampiamente ripagata. L’ospite d’onore è Gianluca Manganiello della Sezione di Pinerolo, arbitro alla sua terza Stagione in forza alla Commissione Nazionale di Serie A. Giunto a Treviso, Manganiello ha stupito per la travolgente carica e passione che ha saputo trasmettere a tutti i fischietti di Marca presenti, aprendo il proprio intervento con un monito quanto mai saggio: “Sbagliare una gara non è una vergogna, ma un punto di partenza”.

Dopo aver annunciato il tema della serata, l’equilibrio, Manganiello si è lasciato quasi subito andare alla spontaneità, condividendo insieme ai ragazzi presenti esperienze, passate e presenti, riflessioni e sensazioni. Con stupore, tutti hanno potuto così scoprire che i timori che rincorrono i giovani nei pre-gara delle categorie giovanili sono sostanzialmente i medesimi che devono affrontare arbitri ed assistenti della massima serie. Manganiello è stato quindi in grado di far sentire, una volta in più, tutti parte di uno stesso gruppo, di una squadra che condivide paure ed esperienze, passione e volontà.

Seppur con una buona dose di ironia e leggerezza e dall’alto dell’olimpo della Serie A, Manganiello ha infatti raccontato che nel suo percorso arbitrale ha scelto la sfida di un’esperienza all’estero che l’ha costretto per qualche tempo lontano dai campi di calcio con tutto il carico emotivo che ne consegue, ha affrontato le notti insonni e l’ansia che chiude lo stomaco, e solo negli anni e con l’esperienza, ha saputo incanalare tutto questo come una giusta energia e stimolo per fare sempre meglio.
Il mestiere d’arbitro quindi non è rose e fiori per nessuno, nemmeno per chi arriva a dirigere la massima serie, ed è fatto di sacrificio e fatica, perché – ricorda Manganiello – “Quel che conta – nel bene e nel male – è finire una partita sapendo di aver dato tutto”.
Al termine della riunione, dopo i consueti riconoscimenti per gli esordi nelle categorie superiori, molti hanno indugiato per un saluto, una battuta ed una fotografia con un ospite così prestigioso, ma pure alla mano ed in grado di relazionarsi ed affascinare tutti, giovani e meno giovani. Una riunione tecnica che certamente tutti – nella Sezione di Treviso – ricorderanno con piacere e che ha fatto sentire tutti molto più vicini alla (propria) Serie A.

(foto di Alessandro Gava)

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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