L’internazionale Gianluca Rocchi e il ‘dodecalogo’ dell’arbitro

Sezione di Campobasso

L’internazionale Gianluca Rocchi e il ‘dodecalogo’ dell’arbitroMese di gennaio importante per la Sezione AIA di Campobasso, che ha avuto l’onore di avere come ospite l’arbitro internazionale, nonché Rappresentante degli arbitri in attività in carica, Gianluca Rocchi.
L’evento ha visto partecipare, oltre che gli associati provenienti dalle altre due sezioni del Molise, anche componenti extra arbitrali, come il Presidente regionale LND e alcuni dirigenti della società sportiva Campobasso Calcio.
La riunione si è aperta lo scorso 21 gennaio con il Presidente sezionale Andrea Nasillo, che ha presentato l’ospite d’eccezione della serata elencando tutto il palmarès dell’arbitro Rocchi.
Dopo aver preso la parola, Gianluca ha iniziato il suo intervento con una domanda provocatoria ripetuta più volte durante la serata: “Chi di voi pensa di arbitrare in Serie A?”. Il suo intento è stato quello di stimolare l’autostima di tutti gli arbitri presenti in aula, cercando di scuotere in loro il la motivazione, sottolineando che un arbitro è tale dalla categoria più piccola fino in Serie A, spiegando che ogni arbitro è legato ad un altro da una passione comune: l’amore per il calcio.
Ha poi rotto il ghiaccio invitando tre associati a scrivere 12 parole, quattro per persona, che descrivono secondo loro la vita di un arbitro. Dopo aver letto le parole scritte dai ragazzi ha esposto il suo personale dodecalogo dell’arbitro. La prima parola è stata ‘calcio’, un arbitro in quanto tale deve conoscere e capire di gioco, avere un’esperienza tale da riuscire a capire quali sono le dinamiche.
Le altre parole sono state ‘passione’, ‘preparazione’, ‘ruolo’, ‘testa’, ‘team’, ‘decisione’ a cui si collega la parola successiva ‘errore’. Per superare l’errore sono necessari poi altri due concetti, la ‘reputazione’ e il ‘rispetto’. Dopo il concetto di rispetto, di fondamentale importanza per l’arbitro c’è il saper ‘soffrire’, senza il quale non si riuscirebbe pienamente a superare i momenti difficili. L’ultima parola che racchiude un po' tutti i concetti espressi è senza dubbio il ‘cuore’: “Qualsiasi cosa stiate facendo, se la fate col cuore vi riuscirà meglio. Non a caso il fischietto si porta alla bocca, perché la decisione è scaturita nella posizione perfetta: a metà tra la testa e il cuore”, ha concluso Rocchi.
La piacevole serata si è conclusa con diversi arbitri che hanno rivolto al fischietto fiorentino le più svariate domande. Gianluca non si è tirato indietro, regalando alla platea molti aneddoti della sua carriera, ripercorrendola dall’inizio.

In copertina: la prima diapositiva presentata in serata da Gianluca Rocchi.
In Gallery:
1. Il Presidente della Sezione Arbitri di Campobasso Andrea Nasillo consegna un omaggio a Gianluca Rocchi
2. Gianluca Rocchi durante la riunione
3. L’ultima diapositiva utilizzata da Rocchi durante la serata
4. L’intervento del Presidente del Comitato Regionale Arbitri Molise Alessandro Petrella
5. La platea della serata
6. Il consiglio direttivo della Sezione di Campobasso con al centro Gianluca Rocchi
7. Il dodecalogo dell’arbitro secondo Gianluca Rocchi.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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