Sezione di Frattamaggiore
Lunedì 3 febbraio la Sezione di Frattamaggiore ha ospitato l’arbitro Gianpaolo Calvarese, attualmente inquadrato nell’organico della Commissione Nazionale di Serie A e sorteggiato dall’AIA centrale per la consueta visita tecnico - didattico per le Sezioni.
Ad aprire la riunione è stato il Presidente sezionale Michele Affinito che, dopo aver presentato il gradito ospite della Sezione di Teramo, gli ha subito lasciato la parola per dare il via ad una lezione tecnica minuziosamente ascoltata da tutti gli associati intervenuti.
Calvarese ha in primis offerto agli arbitri frattesi pillole della propria carriera arbitrale, per poi sottolineare, in particolare, l’importanza del “quid umano”, valore, intrinseco nelle persone, che permette di fare la differenza, più dell’aspetto tecnico.
“Oltre alla parte umana, non deve mai mancare la passione per quello che si fa. Solo in questo modo è possibile raggiungere gli obiettivi prefissati. La passione è il traino, ciò che permette di vivere l’arbitraggio al meglio e di trasformare il sacrificio degli allenamenti in un piacere quotidiano. L’attività fisica deve, però, essere mixata allo studio del regolamento e alla preparazione intellettuale di ogni singolo dettaglio della gara”. Così l’ospite si rivolgeva alla platea e specialmente agli associati più giovani. “Esiste una fondamentale differenza tra i calciatori e gli arbitri. Mentre i primi spesso sono grandi atleti, l’arbitro deve continuamente studiare per poter rispondere al meglio agli input provenienti dall’esterno”.
È seguita poi la parte dedicata all’analisi di alcuni episodi. E a tal proposito, l’ospite, con il supporto dei presenti li ha analizzati, spiegando in modo corretto la giusta soluzione con provvedimento annesso: “L’errore non deve essere un problema, perché nell’ottica della formazione, esso deve essere considerato come un episodio da cui apprendere il massimo per potersi migliorare. Tutto questo è possibile, però, solo nel caso in cui non ci si nasconde dietro alibi. Perché la fortuna ed i fattori esterni possono solo causare una piccola deviazione, ma, se si decide con caparbietà di seguire una strada e la si percorre con impegno, ognuno può arrivare dove vuole”, chiosava Calvarese a conclusione del proprio intervento.
Durante la riunione gli arbitri frattesi si sono mostrati molto ricettivi prendendo quasi d’assalto l’ospite con una sfilza di domande che spaziavano dal lato tecnico a quello umano, addirittura fino a quello personale. Calvarese ha risposto prontamente a tutti soddisfacendo pienamente anche le menti più curiose.
Chiusi i lavori, il Presidente Affinito ha salutato il fischietto teramano ringraziandolo per la serata di crescita sezionale.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)