Gli arbitri vibonesi accolgono l’internazionale Paolo Valeri

Sezione di Vibo Valentia

Gli arbitri vibonesi accolgono l’internazionale Paolo Valeri In occasione della riunione tecnica di martedì 4 febbraio è stato ospite della Sezione Vibo Valentia Paolo Valeri, arbitro internazionale della Sezione di Roma 2.
Dopo il saluto del Presidente di Sezione Francesco Barbuto e del Componente del Comitato Arbitri Regionale Domenico Maio a nome di tutto il Comitato, si è passati alla visione di una video presentazione dell’ospite preparata da alcuni ragazzi della sezione.
Paolo, ha introdotto l’interessante riunione tecnica volendo sottolineare alla gremita platea quelle che devono essere le caratteristiche di un buon arbitro, facendo notare ai presenti che possono essere rappresentate utilizzando la parola ‘ARBITRO’ come acronimo.
Una lectio magistralis condotta e arricchita da professionalità, competenza e profonda umanità, impreziosita da video didattici e diapositive.
La prima caratteristica – asserisce Valeri - è l’autorevolezza: un arbitro di rilievo deve saper interagire con i calciatori e con i dirigenti, senza mai farsi condizionare, deve essere autorevole e sicuro delle decisioni che prende, senza mai essere apatico, collerico o flemmatico.
La seconda caratteristica è la rigorosità: un direttore di gara deve essere imparziale, dimostrando inflessibile coerenza e intransigenza. Deve far osservare le regole fuori e dentro il terreno di gioco; deve essere rigoroso nello stile di vita e nei comportamenti, negli allenamenti, nell’organizzazione della trasferta, nel frequentare assiduamente la propria Sezione di appartenenza, che deve essere come una seconda casa, un luogo di confronto e di crescita.
L’arbitro deve essere poi bravo: deve studiare la gara dal momento in cui arriva la designazione, conoscere le squadre, i moduli adottati, i leader, deve sapere che tipo di gara sta andando ad arbitrare, sapendo sempre relazionarsi e comunicare con calciatori e dirigenti. Deve conoscere a menadito il regolamento, tenendosi sempre aggiornato, per non farsi trovare impreparato in campo nelle situazioni più disparate che possono capitare.
Un’altra peculiarità è il saper essere impermeabile: l’arbitro deve lasciarsi ‘scivolare’ eventuali contumelie o maldicenze, proprio come – a suo dire – fa la pioggia nel cadere su un ombrello. Deve avere la capacità di essere refrattario alle critiche e agli atteggiamenti delle persone esterne.
Il quinto e il sesto elemento sono l’essere tempestivo e rapido: a tal proposito Paolo ha voluto sottolineare l’importanza della preparazione atletica. L’arbitro per far sì che venga accettato e che sia sempre credibile, deve essere sempre vicino all’azione, facendosi trovare pronto in ogni capovolgimento di fronte o ripartenza.
Infine l’ultima caratteristica è l’orgoglio. Il direttore di gara – ha sostenuto l’ospite - ogni qualvolta scende sul terreno di gioco e indossa la divisa, deve essere fiero e orgoglioso del ruolo che riveste: arbitro dentro e fuori il campo. A questo proposito ha invitato tutti i giovani associati presenti a fare un uso parsimonioso dei social network, evitando di divulgare quello che potrebbe essere deleterio per l’attività arbitrale.
Valeri ha voluto lanciare un importante messaggio ai numerosi ragazzi presenti che da poco si sono affacciati al mondo arbitrale: “Per poter arrivare a grandi livelli nell’arbitraggio bisogna lavorare duramente, avendo una grande capacità di sacrificio, ma soprattutto l’umiltà e la consapevolezza di ammettere i propri errori e imparare dagli stessi”.
Concludendo l’interessante lezione tecnica citando un celeberrimo aforisma dello scrittore Khalki: “L’umile, sente che sbaglia e lo ammette, l’ipocrita, sente che sbaglia e lo nasconde, l’arrogante è immune all’errore ”.
Dopo la riunione, l’ospite, unitamente agli associati vibonesi, ai Presidenti delle Sezioni di Catanzaro e Soverato, Franco Falvo e Leo Procopio; l’assistente arbitrale di Serie A di Lamezia Terme Valerio Vecchi hanno trascorso una piacevole serata conviviale.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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