Di Liberatore: “Autorevolezza e determinazione per emergere”

Sezione di Molfetta

Di Liberatore: “Autorevolezza e determinazione per emergere”“Ho suonato un pezzo a 20 anni. E L’ho risuonato a 40. Le dita erano le stesse, la musica era la stessa, ma qualcosa era diverso. Il cuore era diverso. L’esperienza era diversa”. Una riunione memorabile, una conversazione che ha lasciato il segno.
Elenito Di Liberatore, ex assistente internazionale ed attualmente Componente della Commissione Nazionale di Serie C, si è presentato agli associati molfettesi, e pugliesi, con l’umiltà del campione, che si ‘siede’ tra chi è solo all’inizio della sua avventura, dialogando come un padre farebbe con un figlio, come un mentore farebbe con i suoi allievi, come un grande arbitro farebbe con i tanti associati che gli sono di fronte.
La riunione, svolta il 13 febbraio presso la sede della Sezione AIA ‘Paolo Poli’ di Molfetta, è stata fortemente voluta dal Presidente Antonio De Leo e da tutto il Direttivo. A questo evento hanno partecipato anche il Presidente del Comitato Regionale Arbitri Puglia Nicola Giovanni Ayroldi, il Presidente della Sezione di Bari Nicola Favia, il Presidente della Sezione di Barletta Savino Filannino e diversi associati pugliesi in organico CAN C.
Nel raccontarsi tra aneddoti ed esperienze vissute sul campo e fuori di esso, Elenito ha illustrato tre punti fondamentali: autorevolezza, esperienza e determinazione.
L’autorevolezza fa parte di un percorso di crescita da parte dell’arbitro. È un qualcosa che si allena, si coltiva, oltre ad averla tra le proprie qualità innate.
L’esperienza arriva con il tempo, con le gare arbitrate, con le esperienze vissute, con gli errori commessi, ed anche con le scelte giuste.
La determinazione, invece, è alla base di ogni carriera, di ogni percorso. “Cosa guarda secondo voi un centometrista? Guarda davanti a sé, guarda quella lingua di pista che lo distanzia dal successo, dal traguardo. Non ha tempo di guardare al lato, di guardare i suoi avversari. Ha solo il tempo di pensare a sé, ed alla propria corsa”.
Inoltre, l’ex assistente internazionale ha voluto parlare con la platea di come affrontare una sconfitta, consigliando qualcosa a cui aggrapparsi, qualcosa a cui credere, oltre e soprattutto che in sé stessi.
Si è confidato, come si fa in una famiglia, che non ha sezioni, se non la sezione AIA. “Sarei potuto venire qui con un discorso preparato, mostrarvi delle slide, e raccontarvi quello che facciamo, oltre che la mia carriera. Ma preferisco parlarvi con il cuore. Se parli con quest’ultimo il discorso arriva. Se parli con la lingua il tuo discorso si ferma all'orecchio e non arriva mai direttamente alla gente. Il vissuto non ha sostanza se non parte da qualcosa che hai dentro, che ti fa tremare il cuore”.
Autorevolezza, esperienza e determinazione. Tre concetti trainanti di una 'chiacchierata' indimenticabile per tutti gli associati molfettesi, oltre che per tutti gli associati pugliesi presenti alla riunione tecnica.
Ha concluso la riunione il Presidente Antonio De Leo che ha espresso immensa gratitudine ad Elenito per la disponibilità dimostrata e per la leggerezza con la quale ha consegnato a tutti i giovani arbitri messaggi fondamentali per il proseguo delle loro carriere, dentro e fuori dal campo.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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