Riunione in "coference-call" con Gianluca Manganiello

Sezione di Ivrea

Riunione in Nonostante la sosta forzata al tempo del Covid-19, proseguono ininterrottamente le attività associative e di formazione per l'intero organico degli arbitri dell' AIA Ivrea. Dopo le positive esperienze delle settimane precedenti con il collegamento di tutti gli associati in "coference-call", lo scorso martedì 28 aprile, si è svolta con le stesse modalità, una riunione tecnica con Gianluca Manganiello della Sezione di Pinerolo, arbitro dal 2017 in forza alla CAN A.
Soddisfatto per la numerosa partecipazione, il Presidente sezionale Felice Viterbo, ha presentato lo speciale ospite della serata, sottolineando ancora una volta l'importanza di questi "incontri" a distanza, in attesa di ritornare presto sui campi di gioco.
Manganiello ha aperto il collegamento ripercorrendo alcuni tratti della sua vita arbitrale, dai primi passi mossi in sezione, alla crescita nel Comitato Regionale piemontese ed infine l'approdo ai vari livelli degli Organi Tecnici Nazionali.
E' intervenuto su alcuni concetti fondamentali nell'attività arbitrale, soffermandosi in modo particolare sulla necessità di gestire le ambizioni personali, motore indispensabile della crescita di ogni arbitro, con il necessario equilibrio e realismo del caso.
Ha poi invitato tutti i "presenti" a vivere l'esperienza arbitrale nel migliore dei modi possibili, poiché arbitrare non deve diventare un'ossessione, né essere soltanto vissuta in termini di carriera; ma occorre svolgere questa attività con spirito partecipativo, cercando di esprimere al meglio le proprie qualità, divertendosi il più possibile all'interno dell'associazione stessa; solo così, ha poi concluso, si può offrire una prestazione sportiva ottimale e al tempo stesso conciliare l'attività con gli altri aspetti della vita sociale quali famiglia, lavoro o studio.
Dopo il suo apprezzato intervento, Manganiello ha poi risposto con grande disponibilità alle domande dei giovani associati, soddisfacendo la loro curiosità su temi quali le difficoltà incontrate lungo la sua carriera arbitrale, sia a livello regionale prima che a livello nazionale dopo, sul ruolo della famiglia e degli amici durante il suo intenso percorso.
La serata si è dunque conclusa dopo circa due ore di confronto, con numerosi scambi di idee laddove ne sono usciti tutti quanti arricchiti e soprattutto soddisfatti.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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