Sezione di Adria
Continua il grande lavoro di crescita della Sezione di Adria con molti ospiti di caratura nazionale e internazionale. Ultimo, ma sicuramente non per importanza, Daniele Orsato, arbitro internazionale fresco di nomina a Rappresentante degli arbitri in attività.
L’arbitro appartenente alla Sezione di Schio si è collegato venerdì scorso in videoconferenza ricordando l’importanza del rispetto delle regole messe in atto dal Governo per poter ripartire prima possibile con più carica di prima. Inoltre, ha voluto esprimere il suo pensiero su questo periodo; Daniele ha infatti detto: “E’ proprio in situazioni difficili come queste che bisogna trovare la forza di reagire, pensando alle cose importanti della vita e poter ricominciare trasformati e con ancora più entusiasmo”.
Dopodiché, Daniele ha voluto rispendere alle curiosità degli associati più giovani. Il primo, Denny Pregnolato, ha chiesto come gestire le personalità importanti in campo; Orsato ha spiegato che si tratta più di un quesito che ci si fa prima della partita, al fischio d’inizio diventano calciatori e dirigenti come altri. Inoltre, ha aggiunto, “Pensarla diversamente, subendo la sudditanza psicologica, potrebbe condizionare l’arbitro al punto da non essere più sereno nel suo ruolo, pregiudicandone l’operato”. Infatti, l’arbitro per prende decisioni importanti in pochissimo tempo deve essere completamente sereno e libero per non commettere errori. Enrico Franchin, successivamente, ha chiesto se la personalità rigorosa e severa che dimostra in campo è la stessa nella vita privata. Per rispondere a questa domanda Daniele ha chiamato il figlio che ha affermato che in realtà a Orsato piace scherzare e divertirsi nella vita di tutti i giorni: “Quando entro in campo però mi trasformo, per poter gestire al meglio la gara” ha aggiunto l’arbitro di Schio. Giacomo Bego, neo-associato, ha chiesto qualche consiglio per migliorare in questa disciplina. Molto saggiamente Daniele ha consigliato al giovane collega di non pensarci: “Devi solo divertirti, senza pensare troppo agli errori. Pensa che un po’ alla volta capirai da solo quali sono i limiti su cui devi lavorare”. Diletta Nonnato ha voluto invece capire meglio quale sia il rapporto che deve instaurarsi tra arbitro e calciatori. Su questo argomento Daniele ha voluto sottolineare che non bisogna cercare di essere accettati in ogni decisione, ma è fondamentale “ottenere il rispetto dei calciatori e per farlo dovremmo essere noi, in primis, onesti, educati e rispettosi nei loro confronti”. Partendo proprio da questo ha risposto a Marco Pavan, desideroso di sapere come uscire da una difficile situazione che si può creare all’interno del terreno di giuoco. Orsato ha subito risposto che “Siamo noi i primi a metterci in difficoltà” aggiungendo “In partita non c’è spazio per i dubbi, ma solo per la sicurezza delle proprie scelte” che possono essere smentite solo nello spogliatoio dall’osservatore. “Solo mostrandoci decisi riusciremo a convincere, almeno in parte, i calciatori sedando ogni forma di protesta” ha concluso Orsato. Mattia Boscolo ha infine chiesto qualche consiglio sul breefing pre-gara. Daniele ha chiarito che va chiesta collaborazione agli assistenti su rimesse laterali, fuorigioco e su tutto ciò che succede alle sue spalle. “Date poche indicazioni ma precise: questo permette a tutta la squadra arbitrale di lavorare in totale serenità ed armonia - ha sottolineato - l’obiettivo deve essere di garantire la credibilità della terna assegnando agli eventi la giusta priorità”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)