Senza mai abbassare la guardia nella lotta alla pandemia

CRA Basilicata

Senza mai abbassare la guardia nella lotta alla pandemiaUna partita storica contro un avversario invisibile che sa essere anche letale. La comunità di Moliterno è stata fortemente colpita dalla virulenza del COVID-19, tanto che era stata considerata zona rossa. La popolazione ha fatto il proprio dovere stando a casa, ma alcuni associati della locale Sezione AIA hanno dato e continuano a dare un valido contributo nella battaglia contro il virus.
Livio Di Marino, Mentor del futsal, è impegnato nell’unità di soccorso medicalizzata del 118 MIKE 11 Viggiano, che in questi mesi, in tutto il territorio valdagrino, presta servizio e soccorso alla cittadinanza, trasportando i contagiati direttamente all’ospedale San Carlo di Potenza.
L'associato Salvatore Grilli, assistente arbitrale, è autista del servizio 118 INDIA 25 di Corleto Perticara, impegnato in prima linea per le emergenze ‘COVID-19’ fornendo, nel territorio di competenza, un primo soccorso ai pazienti che hanno contratto il virus. Altri associati stanno dando il loro contributo in questa lotta nel ruolo di infermieri e militari.
“Agli infermieri, ai medici, agli autisti del 118 e a tutto il personale sanitario, tra i quali ci sono alcuni nostri associati”, comunica il Presidente sezionale Cosimo Cirigliano, "oltre a questo piccolo segno concreto di vicinanza, va il ringraziamento e l'incoraggiamento di tutti gli arbitri della Sezione di Moliterno. Uniti ce la faremo!”.
Spostandoci sul territorio di competenza della Sezione di Venosa altri due associati AIA dono impegnati nella lotta al ‘mostro’, Antonio Luciano e Tommaso Chiarella. Antonio, assistente arbitrale regionale e Dirigente di Sezione, è impegnato come operatore autista e centralinista presso la Croce Rossa Italiana - Comitato del Vulture. “Il ruolo è abbastanza impegnativo e l’impegno sociale è al massimo; in questa emergenza, oltre al servizio ordinario, facciamo anche dei corsi in videoconferenza per la formazione dei centralinisti e insegnare loro a gestire le emozioni delle persone, spesso donne e anziani, che telefonano. Il Coronavirus è una tragedia che mi tocca molto da vicino, ho vissuto cinque anni a Milano e ho studiato da infermiere, vedere ambienti che conosco, amici e conoscenti alla tv in prima serata al telegiornale e nei programmi di informazione è una sensazione particolare, sembra un incubo ma purtroppo è la cruda realtà”.
Tommaso Chiarella invece, neo arbitro, è nella Protezione Civile di Venosa del Gruppo ANPAS. La sua mansione principale è quella di consegnare alimenti e farmaci per anziani e persone in quarantena e inoltre si occupa della preparazione dei pacchi contenenti i beni di prima necessità destinati alle persone in difficoltà economiche, la cosiddetta ‘spesa sospesa’. “Le cose che mi hanno colpito sono essenzialmente due: la solidarietà e l’impegno della gente nel non lasciare indietro nessuno. Con molta attenzione e serietà potremmo uscire presto da questa bruttissima pagina di storia inimmaginabile, tornando alla normalità e perché no ad arbitrare”.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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