Talent Assistenti, Trefoloni: “Concentrati in attesa di una valutazione decisiva”

Talent Assistenti, Trefoloni: “Concentrati in attesa di una valutazione decisiva”Didattica, condivisione, analisi e lavori di gruppo. Così si potrebbero riassumere i due giorni di raduno per i Talent Assistenti organizzato dal Settore Tecnico. L’incontro formativo, tenuto in modalità videoconferenza, ha visto coinvolti i 60 talent del ruolo assistenti ed i 26 mentor regionali collegati da tutt’Italia. “Questo incontro si sarebbe dovuto svolgere, sempre nella data odierna, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano – ha detto il Responsabile del Settore Tecnico Matteo Trefoloni - Purtroppo la pandemia lo ha reso impossibile, siamo quindi stati obbligati a modificare i programmi iniziali, anticipando questo incontro a distanza. Siamo fiduciosi che tra marzo e aprile, o comunque quando la situazione sarà più tranquilla, sia possibile vivere questa esperienza a Coverciano nel migliore dei modi”.

Il raduno ha visto la presenza come ospiti degli ex assistenti internazionali Mauro Tonolini e Andrea Crispo, attuali Componenti della CAN D, che hanno tenuto una lezione tecnica ai Talent. “Sono due delle persone che in questi anni hanno lavorato di più nell’ottica della valutazione degli assistenti - ha detto Trefoloni nel presentarli - Ad oggi ricoprono il ruolo di Organi Tecnici nella CAN D, guidata da Andrea Gervasoni, dove seguono insieme ad una squadra di primissimo livello il gruppo degli assistenti”.
Di grande interesse è stata infatti la loro lezione, supportata dalla proiezione di una serie di filmati didattici, in cui si è parlato di aspetti strutturali e di preparazione tra fuorigioco, concentrazione, collaborazione, allineamento, movimenti lungo la linea laterale e coraggio. “L’assistente moderno deve essere capace di gestire in maniera dinamica il cambio delle sue priorità – ha esordito Tonolini – Il presupposto principale è quello di essere capaci di mantenere un alto livello di concentrazione per tutta la durata della gara. Non c’è infatti solo il fuorigioco, che è la principale caratteristica del lavoro degli assistenti, ma anche la collaborazione. In ogni singolo momento ci sono particolari da attenzionare, sui quali mantenere il focus della propria concentrazione, per fornire una giusta collaborazione all’arbitro. Bisogna arrivare alla fine della partita stanchi mentalmente”. La parola è poi passata ad Andrea Crispo che ha trattato in particolare gli aspetti applicativi del fuorigioco. “L’allineamento è il must del fuorigioco, un concetto apparentemente solo fisico, ma che in realtà prevede un sostanziale impegno mentale per creare, con concentrazione e sensibilità, un automatismo nei propri movimenti” ha spiegato Crispo, che ha poi parlato dei concetti di calma, collaborazione, concentrazione, coraggio, posizione, sensibilità, spostamento, wait and see/timing. “Per un assistente è determinante essere sempre accesi e attenti a tutto ciò che accade – ha concluso – Il coraggio è la forza d’animo che permette di affrontare e dominare situazioni ed eventi difficili ed inaspettati, sempre supportati da tematiche tecniche”.

I Talent hanno poi effettuato un video quiz, con un’analisi di 15 episodi, che ha avuto come obiettivo la punibilità di posizioni di fuorigioco. “Noi crediamo molto in questa tipologia di operare, che è la stessa che utilizzano gli assistenti della CAN” ha dichiarato Enzo Meli, Responsabile del Modulo Regolamento e Perfezionamento Tecnico, che ha anche esposto un focus sui vari criteri che caratterizzano il fuorigioco. “E’ importante individuare il motivo per cui, in una determinata situazione, si debba alzare la bandierina o no, distinguendo per tipologia le varie casistiche – ha aggiunto - Se riusciamo a capire bene questo, probabilmente in campo avremo meno possibilità di sbagliare perché sappiamo cosa dover andare a vedere e quali siano i criteri da seguire”. Dopo aver fornito una risposta individualmente sui video, i Talent nella seconda giornata sono stati divisi in gruppi in cui i vari episodi sono stati oggetto di un confronto interno. Ne è seguito un confronto, tornati in modalità congiunta, in cui i 15 casi sono stati riesaminati per giungere ad una soluzione condivisa. Non è mancata anche la correzioni di altri quiz regolamentari somministrati ai Talent nei giorni precedenti, ai quali avevano risposto in via telematica.

In fase di introduzione di raduno era stato proiettato un video con una raffigurazione del cestista Kobe Bryant. “Un filmato che ha parlato di come affrontare in solitudine le problematiche del proprio percorso e vedere in se stesso il principale ostacolo da superare, nelle proprie difficoltà settimanali e nella performance della domenica – ha spiegato Matteo Trefoloni – Per un assistente questo è amplificato ulteriormente, perché vive da solo sulla fascia in cui deve rimanere concentrato per tutta la partita in attesa di una valutazione che magari sarà decisiva. Bisogna quindi confrontarsi con sé stessi per poi migliorare tutto ciò che è perfettibile”.
In apertura di giornata era giunto anche un saluto da parte della Responsabile del progetto Talent&Mentor Valentina Garoffolo: “Sfruttate questa occasione per crescere – ha detto ai Talent collegati - Godetevi questi momenti e divertitevi“.
Ora il lavoro del Settore Tecnico con i Talent Assistenti proseguirà tramite la piattaforma di condivisione di filmati didattici, con l’auspicio di poter organizzare nei primi mesi del 2021 un incontro in presenza.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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