Sezioni di Biella e Torino
Alla vigilia delle festività, una notizia terribile ha scosso il Comitato Regionale Piemonte - Valle d’Aosta e, in particolare le sezioni di Biella e Torino.
Massimo Piu, osservatore arbitrale qurantaquattrenne da poco trasferitosi a Biella dalla sezione del capoluogo piemontese, è rimasto vittima di un drammatico incidente durante un’escursione nella provincia di Oristano.
La tragedia è avvenuta nella mattinata di mercoledì 23 dicembre sulla scogliera di Capo Nieddu, nel comune di Cuglieri.
Massimo era originario della provincia di Nuoro ed è proprio nella sezione sarda che aveva mosso i primi passi con il fischietto, raggiungendo nel giro di alcuni anni le massime categorie regionali e la Serie D. Conseguita la laurea in economia all’Università di Cagliari, si era trasferito per motivi di lavoro a Torino, intraprendendo una nuova avventura anche sul campo.
Per anni, infatti, ha arbitrato le categorie regionali piemontesi del calcio a cinque, facendosi apprezzare dai tanti colleghi che lo hanno conosciuto e hanno arbitrato con lui, per la disponibilità, il garbo e l’impegno profuso.
“La perdita di Massimo mi ha molto colpito. Lette le prime news sugli organi di stampa ho sperato fino all’ultimo che non fosse vero e che si trattasse di un errore.” ha spiegato Luigi Stella, Presidente del Comitato Regionale Piemonte – Vale d’Aosta “L’ho conosciuto da arbitro in CAN D, quando entrambi eravamo in attività, e poi l’ho ritrovato durante il mio percorso di dirigente, prima come Presidente della Sezione di Torino e poi come Presidente del Comitato Regionale. Mai un problema, mai un fraintendimento, Massimo è sceso in campo con entusiasmo e professionalità fino all’ultima gara prima di diventare osservatore, dimostrando di essere un esempio nei comportamenti per i più giovani”.
Così anche Andrea Mazzaferro, ex collega in CAN D ed attuale Presidente della Sezione di Torino: “Con Massimo avevo un ottimo rapporto, così come lo avevano gli altri colleghi del Consiglio Direttivo Sezionale. Non aveva incarichi formali, preso com’era dai numerosi impegni professionali e personali, ma comunque era sempre presente nelle occasioni importanti e svolgeva il suo ruolo con grande passione”.
L’entusiasmo non mancava in Massimo, mai. Con lo stesso desiderio di mettersi in gioco ed essere parte della vita dell’Associazione, si era presentato ai colleghi biellesi all’inizio della stagione, partecipando al raduno precampionato ed iniziando la sua attività di osservatore.
Anche il Presidente neoeletto della Sezione di Biella, Matteo Tombrizi, lo ricorda commosso, unito a Massimo dall’attività in campo nazionale all’inizio degli anni Duemila: “L’ho conosciuto al mio primo raduno nazionale a Sportilia, eravamo nello stesso gruppo di allenamento e avevamo scambiato qualche parola. All’epoca era ancora associato a Nuoro. Sapevo che, poi, si era trasferito in Piemonte e aveva proseguito l’attività nel futsal, facendosi apprezzare per il suo atteggiamento, sempre garbato, ma per anni non ci siamo reincontrati. L’occasione per ritrovarsi è stato, appunto, il suo ultimo trasferimento a Biella, pochi mesi fa. A Biella abbiamo avuto la fortuna di averlo come associato solo per un breve periodo, ma non lo dimenticheremo”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)