Tecnica e umanizzazione: a lezione da Gianluca Rocchi

CRA Marche

Tecnica e umanizzazione: a lezione da Gianluca RocchiLunedì 1 marzo si è tenuto il VII raduno regionale di Calcio a 11, che ha coinvolto gli arbitri, assistenti e osservatori di Eccellenza, Promozione e I Categoria. La Commissione, guidata dal Presidente Carlo Ridolfi, non ha mai smesso infatti di incontrare gli associati, proponendo ogni mese un raduno in videoconferenza per portare l’attenzione, tramite la match analysis, sui vari episodi e tematiche che ogni arbitro è solito affrontare in gara.

Nella prima ora di raduno, i Componenti della Commissione regionale, coadiuvati dal Settore Tecnico dell’AIA nelle persone di Fabio Serpilli, Henry Gullini e i Mentor Luca Albertini e Fabio Passarini, hanno interagito con i partecipanti, analizzando e commentando diversi episodi di gara riguardanti falli di mano, fuorigioco, SPA, DOGSO e falli di gioco. La seconda parte del raduno è stata invece dedicata all’ospite Gianluca Rocchi, ex arbitro internazionale della Sezione di Firenze.

Per l’occasione, erano collegati tutti i 7 Presidenti di Sezione marchigiani e il Vice Presidente Vicario della FIGC-LND Marche Gustavo Malascorta. Ridolfi ha quindi introdotto l’ospite con un video di presentazione, raccontando la sua esperienza sui campi nazionali ed internazionali.

“Difficile trattenere la commozione di fronte a certi filmati – ha commentato Rocchi. – Mi piacerebbe salutarvi di persona, ciononostante faremo in modo di divertirci e star bene anche a distanza, aspettando tempi migliori”. Ha avuto così inizio una lectio magistralis dell’ospite sulla figura dell’arbitro: “L’arbitro è di suo una persona sopra la media, già da quanto mette la divisa dà un’idea di leadership importante”. “Per questo motivo, l’arbitro – ha continuato Rocchi – dev’essere il riferimento dei calciatori e di tutte le componenti in gara. I calciatori infatti ascoltano l’arbitro (anche fuori dal campo) perché è un esempio. Allo stesso modo l’arbitro dovrebbe imparare ad ascoltare e capire dai calciatori: il loro commento sulle decisioni arbitrali è importante, perché essi hanno un’ottima visione di gioco e degli episodi accaduti. Anche quando protestano, i calciatori sanno bene che il riferimento è l’arbitro e per questo lo apprezzano. I calciatori chiedono un arbitro forte, non desiderano l’arbitro morbido, ma quello duro, che prende decisioni importanti e che protegge la loro incolumità”. Rocchi però ha spiegato che la leadership non dev’essere solo verso i calciatori, ma bensì anche verso il team arbitrale. “Il bravo leader infatti – ha approfondito l’ospite - è quello che riesce a far diventare l’assistente di turno il miglior assistente del mondo; i calciatori si accorgono subito se il team arbitrale funziona - e aggiunge - Al di là delle valutazioni prese, la cosa fondamentale è vivere e godersi al massimo l’evento, soprattutto quando si ha una squadra forte, guadagnata con leadership. Cercate di essere non IO, ma NOI.”.

Durante la lezione, Rocchi ha lasciato spazio anche alla tecnica, mostrando alcuni filmati di gara e interagendo con i partecipanti sulle corrette decisioni da prendere. “Riassumendo – ha concluso l’ospite - siate il più possibile voi stessi, fatevi rispettare e fate quello che richiede il gioco, ovvero essere severi su interventi duri e grosse proteste. Ricordate che l’eccessivo buonismo non paga mai. Agli osservatori infine dico: se la partita non è andata bene, cercate di essere leggeri, perché l’arbitro è autocritico e sa di aver sbagliato. Siate un supporter dell’arbitro”.

Ridolfi ha voluto così congedare Rocchi: “È importante vedere e ascoltare un arbitro come te che sta in prima linea, non solo tecnicamente ma soprattutto umanamente. È un arrivederci, perché spero che ci rivedremo presto, magari di persona. Grazie della splendida serata”.

In copertina un primo piano su Gianluca Rocchi.

In gallery:
1. Il video di presentazione dell’ospite;
2, 3, 4 e 5. La lezione di Rocchi;
6 e 7. Mosaico della platea.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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