Sbagliando si impara!

Sezioni di Rimini, Forlì e Ravenna

Sbagliando si impara!Nella serata di Mercoledì 10 Marzo è andata in scena la seconda delle tre riunioni programmate dalle Sezioni di Rimini, Forlì e Ravenna, riscontrando ancora una volta un ampio successo, in virtù soprattutto dell’importanza della tematica trattata e della caratura di spessore dei relatori. Infatti, la partecipazione alla riunione, svolta sempre attraverso la piattaforma Zoom, è stata ancora una volta altissima, con oltre 250 associati connessi per tutto l’arco della serata, complice anche la gradita presenza delle Sezioni di Lugo, Cesena e Faenza.

A fare gli onori di casa sono stati ancora una volta Johaness Donati e Francesco Martinini, presidenti rispettivamente delle Sezioni di Ravenna e Rimini, nei panni di organizzatori della serata insieme alla Sezione di Forlì, salutando e ringraziando prima tutti gli associati connessi, presentando poi la riunione e i suoi relatori. È così intervenuto Carlo Pacifici, rappresentante del Comitato Nazionale, che ha ringraziato ancora una volta le tre sezioni organizzatrici, sottolineando la preziosa opportunità data a tutti gli associati in questi momenti di lontananza dal campo. Hanno voluto portare poi il saluto, personale e quello delle proprie sezioni, anche i presidenti di Cesena, Lugo e Faenza
Emozionante, infine, il profondo pensiero, più che saluto, di Johaness Donati per Mauro Fiori, nuovamente parte della grande famiglia dell’AIA.

E così, dopo la prima riunione di qualche settimana fa, questa volta è stato il turno di Marco Piccinini e Tarcisio Villa, rispettivamente arbitro e assistente CAN, a condurre la riunione, affrontando e analizzando sotto le sue mille sfaccettature, quello che nella carriera di un arbitro rappresenta uno snodo cruciale, che va oltre gli aspetti tecnico-tattico e atletico: la gestione e il superamento dell’errore, sia in partita che successivamente.

Significativo è stato il discorso iniziale di Marco, con il quale ha voluto evidenziare la sua idea di come andare avanti dopo un errore: il successo di un arbitro è infatti solo per il 10% rappresentato dalla fortuna, mentre il restante 90% risiede nella mentalità vincente che si tiene e mantiene, non solamente durante la partita, ma in tutti gli ambienti che riguardano la vita arbitrale, così il polo di allenamento, così la Sezione, così lo studio di episodi e del regolamento. Solo attraverso la costanza e soprattutto la passione che si mettono sotto tutti questi aspetti, si può arrivare ad essere lucidi per tutta la partita ed evitare così l’errore.

Ha così preso la parola Tarcisio, che, dopo aver salutato i presenti, in particolare modo gli arbitri sezionali, ai quali era dedicata la riunione, ha voluto rimarcare come l’errore non è solamente quello che succede in campo, ma è soprattutto quello che si vive dopo la gara. L’assistente riminese si è così soffermato sull’importanza che assume in questa circostanza un’autocritica personale: mettersi a nudo, comprendere con umiltà e sincerità dove si è sbagliato, dalle cause che hanno portato a quel momento, fino alla ricerca della soluzione per il superamento e la correzione dell’errore.

I due relatori hanno deciso così di dare dimostrazione pratica, facendo vedere e parlando proprio di alcuni loro errori in partita e di come sono riusciti a superarli. Alla fine della serata si conteranno 10 episodi, ognuno di una partita di Serie A o di Serie B, ma questi hanno un’importanza solo relativa se comparati con i preziosi e unici consigli che Marco e Tarcisio hanno dispensato durante la loro visione. Consci del fatto che non è mai facile continuare una partita dopo aver realizzato di aver commesso un errore, l’arbitro non deve in alcun modo perdere la concentrazione: una volta presa una decisione, giusta o sbagliata che sia, bisogna mettersela alle spalle ed essere pronto a prenderne subito una nuova, senza essere condizionato da quanto appena accaduto.

L’arbitro deve abituarsi a convivere con l’errore, deve saperlo sfruttare per potersi correggere e non sbagliare quando la stessa situazione si ripresenterà. Ogni volta che si sbaglia si ha un’esperienza in più, c’è una consapevolezza maggiore che permette di riconoscere e superare l’errore sempre più velocemente. Gli errori altro non sono che “il fondamento della borsa che si porta dietro”.

A fine serata, a testimonianza dell’interesse suscitato, numerose sono state le domanda ai relatori da parte degli associati delle varie sezioni partecipanti, con anche qualche curiosità riguardante la CAN e quelle che sono le esperienze vissute da Marco e Tarcisio.

Infine, vi è stato nuovamente il caloroso saluto e ringraziamento del componente del Comitato Nazionale, Carlo Pacifici, che ha voluto evidenziare la grandezza dimostrata ancora una volta da Marco e Tarcisio nel trattare in maniera così diretta ed efficace quella che è una componente fondamentale della carriera di ogni arbitro. Aspetti questi che sono stati sottolineati anche da Johaness Donati, Presidente della Sezione di Ravenna, sottolineando come i due relatori romagnoli abbiano parlato come “arbitri delle sezioni”.

Lo stesso Johaness, insieme a Francesco Martinini, hanno da ultimo ricordato l’appuntamento con l’ultima riunione di questo progetto, che si terrà il prossimo 29 Marzo!

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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