Sezione di Cagliari
Non è un bel periodo per i tanti arbitri italiani che in questi lunghi mesi di emergenza sanitaria sono stati costretti loro malgrado a interrompere le attività sul campo. Niente più trasferte la domenica, niente più riunioni in sezione, niente più corse lungo quel rettangolo verde capace ogni volta di offrire emozioni nuove e indimenticabili.
La voglia di tornare in campo è tanta, soprattutto per i tanti arbitri, assistenti e osservatori in forza agli Organi Tecnici Sezionali e Regionali che da novembre hanno appeso momentaneamente il fischietto al chiodo. E lo sa bene Antonio Cardella, Componente della Comissione Arbitri Interregionale (CAI), che nella serata di venerdì è stato ospite da remoto della Sezione di Cagliari per la riunione plenaria alla quale hanno partecipato tantissimi associati, anche di altre sezioni, a confermare che nonostante la nostalgia del campo sia enorme, la voglia di imparare non finisce.
Dopo le presentazioni e i ringraziamenti da parte del Presidente di Sezione, Andrea Melis, e del Presidente del Comitato Regionale Arbitri, Marcello Angiuoni, l'ospite ha preso la parola portando subito l’attenzione dei presenti su un aspetto fondamentale dell’essere arbitri: la personalità. Antonio ha distinto la personalità in forma generica, che è quella di una persona nella vita di tutti i giorni, dalla personalità in forma specifica, che è quella arbitrale e che può essere perfezionata e rafforzata nel corso del tempo. Personalità specifica che viene fuori nel corso della gara ed è fondamentale per reagire nelle varie situazioni. Il filo conduttore di tutta la riunione è stato, infatti, la capacità di riuscire a prevedere l’evento per affrontarlo al meglio. Per riportare, anche se solo virtualmente, per un’ora gli associati in campo, Antonio ha condiviso vari spezzoni di una gara ed ha coinvolto gli arbitri in forza nella massima categoria regionale nella lettura tecnica degli episodi.
Al termine della visione degli episodi Antonio si è soffermato su quanto l’arbitraggio sia per molti versi metafora della vita: “Un vincente trova sempre una soluzione, mentre un perdente trova sempre una scusa”, a significare quanto sia importante continuare ad andare avanti anche nel corso di questa difficile situazione. Il suo invito finale agli associati è stato quello di cercare con tutte le proprie forze di arrivare il più in fretta possibile alla stazione per poter prendere il treno che porta al successo, e al raggiungimento dei propri sogni, con l’obiettivo di scendere alla fermata più lontana possibile. Parole che appena finirà questa emergenza sanitaria saranno sicuramente messe in pratica.
In anteprima: fase di analisi di un episodio di gara.
In gallery:
1. Gli associati presenti alla riunione;
2. il Presidente Melis presenta Cardella;
3. l’importanza del leggere i momenti della gara;
4. gli arbitri in forza al CRA commentano uno degli episodi proposti;
5 e 6. i messaggi motivazionali.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)