Sezione di Rovigo
La Sezione di Rovigo “Sisinio Bassan” è stata lieta di ospitare l’assistente nazionale appartenente alla CAN Valerio Vecchi della Sezione di Lamezia Terme tramite una videoconferenza nella piattaforma online Google Meet.
Alla presenza del componente regionale Enrico Bazzan della Sezione di Vicenza, la serata è iniziata con i saluti del Presidente sezionale Michele Ronca che ha ringraziato tutti gli associati presenti auspicando di potersi incontrare il prima possibile nei locali della Sezione rispettando le norme imposte dalla situazione epidemiologica.
Valerio è riuscito a coinvolgere tutti i presenti dai più giovanissimi, come i 4 nuovi arbitri rodigini che hanno sostenuto gli esami del corso arbitri lo scorso 25 febbraio, molto entusiasti per aver avuto la possibilità di confrontarsi e conoscere un assistente nazionale come Valerio, ai più grandi della grande famiglia della Sezione di Rovigo.
Valerio più volte ha sottolineato quanto bella sia la passione per l’arbitraggio perché si arriva a far parte di un’Associazione che racchiude al suo interno un grandissimo numero di persone accumunate da uno stesso obiettivo: divertirsi e coltivare un grande interesse come quello arbitrale.
La parola cardine della serata con Valerio è stata “collaborazione” considerata come quell’elemento che non può mai mancare all’interno di una terna arbitrale che nel momento in cui scende in campo diventa una squadra forte e solida pronta ad affrontare qualsiasi situazione.
Grazie al supporto di alcuni video accuratamente scelti dall’ospite, gli associati rodigini hanno potuto individuare alcuni spunti che Valerio ha voluto lasciare al suo pubblico, da poter aggiungere al grande bagaglio che ciascuno arbitro porta con sé quando scende in campo.
“L’assistente molte volte interviene per aiutare l’arbitro - ha affermato Vecchi - ed è proprio il bello di creare quell’affinità, quel feeling tra arbitro e assistenti che rende forte la squadra arbitrale”. Ha proseguito poi “l’unico obiettivo che ci dobbiamo prefissare ogni qualvolta scendiamo in campo è quello di fare bene, per noi stessi, per la squadra arbitrale, per la Sezione che è un po’ come la nostra seconda famiglia, i nostri successi sono racchiusi tutti dentro al nostro ambiente sezionale”.
Parole motivanti, concetti che hanno lasciato la possibilità a tutti di riflettere e di pensare a quanto sia affascinante aver la possibilità di conoscere il pensiero, gli stati d’animo nei momenti dei match di colleghi nazionali come Valerio non è un’opportunità che capita molto di frequente, ed è giusto trarne più insegnamenti possibili.
“Bisogna avere la consapevolezza che la possibilità di scendere nel terreno di giuoco prima o poi terminerà, ma bisogna fare in modo che essa termini nel migliore dei modi. Si chiuderà una porta di un palazzo pieno di obiettivi che ci eravamo posti e che abbiamo realizzato, ecco perché bisogna lavorare duramente oggi per avere un futuro ricco di soddisfazioni e di sorprese meritate mettendo in gioco un grandissimo impegno, carisma e sacrificio” ha spiegato Valerio Vecchi.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)