Sezione di Padova
L’arbitro CAN Francesco Meraviglia della Sezione di Pistoia ha tenuto la sua prima riunione tecnica - in qualità di ‘relatore designato’ - come ospite nazionale presso la Sezione “B. Bellini” di Padova dove ad accoglierlo per via telematica, vi erano ben 135 associati patavini, connessi attraverso la piattaforma Zoom Meeting.
A seguito di un breve video di benvenuto che ha ripercorso la sua carriera, l'ospite ha potuto dare il via alla sua lectio magistralis con il supporto di una presentazione multimediale preparata per l'evento. Nella sua esposizione Francesco ha voluto mettere in risalto quale sia la “ricetta per fare un buon Arbitro” a partire dalla quale poi ognuno debba affermarsi attraverso la propria evoluzione fatta di esperienza sul campo, studio del regolamento, dedizione, abnegazione, volontà e un pizzico di fortuna, ricordando sempre che è fondamentale “credere in sé stessi più di quanto gli altri non credano in te”. Non sono mancate poi alcune curiosità personali che Francesco ha voluto condividere con la platea telematica, come ad esempio il suo esser sempre stato meticoloso - a riguardo il suo arrivo al campo avviene ancora oggi con largo anticipo - o la sua iniziale sofferenza nei confronti della solitudine dell’Arbitro, via via poi venuta meno con l'approdo alle categorie regionali e nazionali.
La presentazione è stata utile soprattutto per i giovani arbitri - in particolare per quelli dell'ultimo corso da poco conclusosi presenti alla loro prima riunione - a cui Francesco ha voluto sottolineare come “sognare è bello e aiuta a vivere l’arbitraggio con divertimento” e come per lui dal sogno di un vantaggio dato a centrocampo, a seguito del quale si è sviluppata un'azione con la segnatura di una rete. Anche in questa occasione l'ospite ha voluto evidenziare come il successo sia stato frutto di una catena costruita nel tempo, composta dagli anelli che rappresentano i talenti che un arbitro deve fare propri nel campo e nella vita.
In chiusura il messaggio finale è stato portato attraverso una citazione di Lucrezio: “cadendo la goccia scava la pietra, non per la sua forza ma per la costanza”, cui ha fatto seguito un dibattito costruttivo con gli associati patavini, durante il quale il collega CAN Daniele Chiffi ha esortato i giovani ad “abusare” della presenza e disponibilità di Francesco. Con i saluti ed i ringraziamenti del Presidente Michieli, il meeting si è concluso al termine di 120 minuti di “conviviale normalità” in questo tempo di restrizioni.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)