Rocca: "Migliorarsi sempre attraverso il confronto continuo"

Sezione di Chioggia

Rocca: In riunione tecnica obbligatoria, svoltasi in videoconferenza tramite la piattaforma Zoom, la Sezione di Chioggia ha avuto come ospite l’assistente arbitrale in forza alla CAN Domenico Rocca della Sezione di Catanzaro. Domenico è entrato a par parte dell’AIA il 2 aprile 2000, all’età di 15 anni, e nel 2015 supera il corso di qualificazione per assistente arbitrale e viene promosso in CAN B nel nuovo ruolo e successivamente in CAN A dove milita da tre anni.
Dopo aver presentato l’ospite, ha preso parola il Presidente sezionale Michele Rosteghin che, dopo i saluti di rito, ha fatto il punto della situazione sulla Stagione Sportiva corrente e ha aggiornato gli associati sulle nuove proposte di carattere tecnico e associativo messe al vaglio dal Comitato Nazionale e sulle ultime notizie di carattere generale.
È intervenuto poi il componente del CRA Veneto Stefano Tomasi che ha portato i saluti del Presidente regionale Massimo Biasutto e di tutta la Commissione e, associandosi a quanto detto in precedenza dal Presidente Rosteghin, ha voluto rincuorare tutti gli associati a non abbattersi per la sospensione dei Campionati, e li ha esortati a non “scaricare le batterie e a farsi trovare pronti per settembre, con la speranza che tutto al più presto torni alla normalità”.
La parola è passata quindi a Domenico che ha iniziato la sua riunione trattando il concetto di squadra.
Soprattutto in un periodo storico delicato come il corrente, la “squadra arbitrale” deve trovare sempre nuove motivazioni e stimoli per mantenere l’attenzione alta e farsi trovare pronti quando tutto tornerà alla normalità. E per raggiungere questo obiettivo, deve essere forte il senso di appartenenza alla Sezione, la prima e fondamentale squadra a cui si appartiene, e la stessa deve essere vissuta appieno, ora purtroppo solo tramite riunioni in videoconferenza, ma si spera presto a 360° come era possibile fare fino all’anno scorso.
Il focus dell’intervento di Domenico si è poi spostato più sull’aspetto tecnico, spiegando come approcciarsi all’errore: se, durante una gara, si commette un errore, del quale si prende subito atto, bisogna subito “premere il tasto reset” e partire più forti di prima. È fondamentale imprimersi nella mente, infatti, che dal “fallimento”, se ben metabolizzato, deriva il successo, e che non bisogna mai arrendersi, perché per crescere bisogna anche sbagliare. Naturalmente, l’ideale resta sempre commettere meno errori possibili; ecco che quindi risulta essenziale conoscere il regolamento e soprattutto saperlo applicare sul terreno di giuoco, in modo da essere “sempre sul pezzo” durante la gara.
Ultimo aspetto trattato è come ognuno di noi deve imparare a esprimere il proprio potenziale che non obbligatoriamente lo porterà alla Serie A, ma gli permetterà di raggiungere i proprio obiettivi senza nessun rimpianto. Per fare ciò, bisogna sapersi prendere dei rischi, affrontare sfide, e migliorarsi sempre attraverso il confronto continuo.
Dopo una serie di domande e curiosità da parte degli associati che hanno seguito attentamente tutta la riunione e hanno dimostrato di aver appreso appieno quanto Domenico voleva trasmettere, lo stesso ha voluto chiudere la serata con una frase del mai dimenticato Stefano Farina “Quando c’è una meta, anche il deserto diventa strada”, con la speranza che tutti i presenti possano trovare dentro di loro gli stimoli per non mollare in questo difficile periodo.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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