Sezione di Teramo
Lo scorso 16 aprile, la Sezione di Teramo, ha avuto come relatore della riunione tecnica programmata, il Responsabile del Settore Tecnico dell’AIA, Matteo Trefoloni.
Come di consueto nella modalità di videoconferenza, a fare gli onori di casa è stato il Presidente di Sezione Giuseppe Di Domenico che ha dato il benvenuto e presentato l’ospite alla nutrita platea e salutato tutti i colleghi intervenuti delle varie sezioni abruzzesi.
Di Domenico ha passato la parola al Presidente del Comitato Regionale Arbitri Abruzzo Fabrizio Lanciani, che ringraziando per l’invito, ha ricordato gli anni condivisi sui campi con l’ospite oltre che a ringraziarlo per l’ottimo lavoro che sta svolgendo come Responsabile del Settore Tecnico.
È stata la volta dell’associato teramano Pietro Feliciani, Componente del Settore Tecnico ed ex osservatore arbitrale della Commissione Arbitri Nazionale per la Serie A e B, che ha ricordato anche lui di aver conosciuto Matteo come arbitro e di averlo ritrovato con piacere a ‘capo’ della sua squadra.
Dopo i saluti iniziali, la parola è quindi passata a Matteo Trefoloni, che ha ringraziato per aver ricordato con piacere tanti momenti belli di vita arbitrale passata.
Prima di entrare nel vivo della riunione, Matteo ha voluto incentivare i giovani arbitri a non perdere l'entusiasmo, dato la lunga pausa arbitrale che persiste ormai da quasi un anno.
“Non abbandonate l’emozione di arbitrare”, ha affermato Matteo. E ancora: “Indossate la divisa, prendete fischietto e cartellini, guardate una gara dei vostri colleghi dei campionati nazionali in TV e arbitratela anche voi da casa”.
L’ospite ha poi parlato della creazione di una ‘Piattaforma tecnica’ che attualmente conta 6000 persone, ma con l’obiettivo di allargare la possibilità a tutti gli associati di poter far tesoro di questo strumento.
Soffermandosi su questo aspetto ha detto che “non dobbiamo spaventarci di imparare: per farlo dobbiamo avere un metodo. Il metodo con cui lavoriamo, ci darà una prospettiva”.
Secondo Matteo infatti “il problema non è dare rosso o giallo, ma il processo decisionale che ci porta a prendere quella decisione”.
Ha ricordato l’episodio del suo primo raduno da arbitro internazionale a Madrid, dove ha compreso che, già da molto tempo, in ambienti internazionali si lavorava per criteri.
Questo è stata la premessa che ha portato Matteo a parlare del tema centrale della riunione tecnica: “Dobbiamo imparare a leggere il fuorigioco”.
Così grazie alla visione di filmati tecnici, sono stati esaminati episodi che vedevano situazioni di non fuorigioco, interferenza con il gioco, ostruire chiaramente la linea di visione, contendere il pallone, tentare chiaramente di giocare il pallone, fare un’evidente azione che impatta e trarre vantaggio.
Una riunione molto intensa, che grazie alle linee guida del relatore, ha visto la partecipazione attiva degli associati con le analisi dei filmati.
A conclusione del suo intervento, Matteo Trefoloni ha mostrato un ultimo filmato motivazionale che vedeva a conclusione un messaggio molto importante: “Allo sport non interessa chi siete. Allo sport interessa cosa volete fare”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)