Giovanni Ayroldi: "Arbitrare è la cosa più bella al mondo”

Albenga

Giovanni Ayroldi: Il 28 Aprile scorso la Sezione AIA di Albenga ha avuto l’onore di ospitare l’arbitro a disposizione della Commissione Arbitri Nazionale Giovanni Ayroldi della Sezione di Molfetta.

Tra i collegati in videoconferenza era presente Federico Marchi, nominato recentemente Direttore della Rivista “l’Arbitro” e, in rappresentanza del CRA Liguria, Gianluca Panizza, ex Presidente della Sezione di Albenga, attuale Responsabile degli Osservatori Arbitrali, che ha portato i saluti del Presidente Fabio Vicinanza a tutti i presenti e in particolar modo all’ospite della serata. Inoltre, hanno preso parte alla riunione anche Lorenzo Bonello e Michele Manera, Componenti del Settore Tecnico Arbitrale nonché diversi associati delle altre Sezioni liguri.

Dopo i saluti iniziali del Presidente della Sezione AIA di Albenga Igor Vecchio, l’Osservatore Arbitrale CAN C Giuseppe Tortora ha fatto da “apripista” all’arbitro CAN Ayroldi rammentando le visionature del collega e sottolineandone le doti.

Il relatore ha voluto spiegare nel dettaglio che cosa sia per lui l’arbitraggio, chiedendo agli associati presenti la loro opinione sugli argomenti trattati e rendendo così interattivo l’incontro. “Fin dall’inizio della vostra carriera ascoltate con attenzione le figure arbitrali come gli osservatori e gli arbitri più esperti, da cui potete apprendere nozioni molto valide” - sostiene Ayroldi - “dovrete fare i conti con gli errori che commetterete in campo e dovrete essere capaci di farne tesoro, maturando sotto tutti gli aspetti”.

Secondo la visione di Ayroldi, l’arbitraggio dovrebbe suddividersi in tre pilastri fondamentali: famiglia, teamwork e concentrazione.

Per Ayroldi la famiglia è tutto, non solo in termini di affetti stretti, ma anche di coloro che lo hanno sempre supportato negli anni, come i colleghi sezionali di Molfetta. “La vita sezionale è quella che più ci manca - dice Ayroldi - le cene conviviali, gli incontri e tutto ciò che concerne le riunioni in presenza. La Sezione la considero una seconda famiglia”.

Il teamwork è un altro aspetto fondamentale. “Si comincia a creare la squadra per la partita già dal momento dell’arrivo della designazione. È importante far sentire tutti parte integrante di ciò che si fa durante la trasferta. L’arbitro, il leader della squadra, deve ascoltare le esigenze e non solo decidere. Infatti, il senso di gruppo parte proprio da qui, motivando gli assistenti e mediando tra i vari componenti della squadra se si dovessero andare a creare problematiche”.

Successivamente Ayroldi ha sottolineato l’importanza del terzo pilastro: “Una delle più gravi cause di fallimento per noi arbitri è sicuramente il calo di concentrazione. I direttori di gara rischiano di sbagliare maggiormente all’inizio o alla fine di ogni tempo regolamentare, in quanto all'inizio potrebbero non essere ancora completamente sul pezzo mentre alla fine potrebbero già pensare al termine della partita e a cosa si deve fare dopo”.

Ayroldi ha infine mostrato una sua fotografia del fischio finale della partita Play-Off di Serie C, ultima gara prima di approdare alla CAN: “Per me arbitrare è la cosa più bella al mondo”.
Ayroldi ha voluto chiudere la riunione con un personale ricordo: “Io devo ringraziare un mio grande amico che purtroppo non c’è più: “l’arbitro col sorriso” Daniele De Santis. Ho sempre ammirato la sua filosofia di vita, infatti la applico oggi e la applicherò per sempre sia in campo sia fuori. Da lui tutti i ragazzi delle sezioni dovrebbero prendere esempio e ricordare che non devono mai perdere la gioia e il divertimento di questa passione chiamata arbitraggio”.

Il Presidente Igor Vecchio ha voluto così salutare l’ospite: “Quando si associano i termini arbitro e famiglia mi si illuminano sempre gli occhi. In una sezione piccola come la nostra vorrei che ogni ragazzo si sentisse protetto e capisse che non è mai solo perché fa parte di una grande squadra.” In conclusione Vecchio ha aggiunto: “Ringrazio di cuore Giovanni per la riunione. Chi ti conosce ti aveva descritto bene, sei come un quadro dal valore immenso. Hai raccontato la tua esperienza con semplicità entrando da subito in empatia con ognuno di noi”.

In copertina l’arbitro CAN Giovanni Ayroldi.

In fotogallery:

1) Giovanni Ayroldi;
2) Il Presidente della Sezione AIA Albenga, Igor Vecchio;
3) 4) 5) Alcuni momenti della riunione.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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