Beatificazione Livatino, l’AIA rende omaggio a un eroe della legalità

Beatificazione Livatino, l’AIA rende omaggio a un eroe della legalitàIl Premio nazionale ‘Giudice Ragazzino’, istituzionalizzato dall’AIA nel 2017, è un riconoscimento molto gratificante perché alla memoria di un Personaggio dall’alta caratura morale, integerrimo nella sua professione. Un garante della giustizia per i cittadini, un personaggio scomodo solo per la criminalità organizzata, che il 21 settembre 1990 decise di porre fine alla sua esistenza.
Rosario Livatino, di Canicattì, cadde a soli 38 anni sotto i colpi di arma da fuoco di quattro sicari in un campo a ridosso della Statale Caltanissetta – Agrigento, dopo un tentativo di fuga. Si stava recando sul luogo di lavoro, in tribunale. Si occupava in prevalenza di sequestri e confische di beni dei mafiosi. I quattro criminali del gruppo di fuoco furono individuati negli anni e condannati all’ergastolo.
Per le autorità del Vaticano il delitto avvenne in ‘odio alla fede’ del magistrato, cattolico praticante, per cui, riconosciuto il martirio, la chiesa aveva deciso di proclamarlo Beato. La cerimonia si è svolta nella mattinata di oggi, 9 maggio, non a caso nel ricordo di un altro 9 maggio, quello del 1993, quando Papa Wojtyla, nella Valle dei Templi, si rivolse così ai mafiosi: "Convertitevi! una volta verrà il giudizio di Dio!". La funzione di Beatificazione è stata officiata nella cattedrale di Agrigento ed è stata presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Il Premio ‘Giudice Ragazzino’ è stato istituito dall’AIA su proposta della Sezione di Agrigento, a ricordare i valori in cui credeva il compianto magistrato, portanti anche per gli arbitri. E’ assegnato al più giovane arbitro esordiente in Serie A nella Stagione e particolarmente distintosi per valori tecnici e comportamentali. Si celebra ogni 21 marzo, Giornata mondiale della Lotta alle mafie, ad esclusione degli ultimi due anni, per gli ovvi motivi dell’emergenza COVID. Ad aggiudicarsi l’Edizione del 2019 – 2020 è stato Luca Massimi, che il 6 giugno prossimo riceverà personalmente il Premio da una delegazione della Sezione agrigentina. Dopo una settimana seguirà anche una cerimonia online. In fase di definizione l’edizione del 2020 – 2021.
“Il Premio nazionale ‘Giudice Ragazzino’, istituzionalizzato dalla Sezione di Agrigento – ha commentato il Presidente dell’AIA Alfredo Trentalange - è uno dei più prestigiosi per noi e si associa a concetti a cui gli arbitri sono particolarmente affezionati. Con il suo esempio Rosario, morto per mano criminale solo per aver svolto in modo integerrimo il proprio dovere, ha legato saldamente la terra al cielo e con i principi di legalità e giustizia ha dato senso alla sua vita, valori basilari anche nella nostra Associazione. La sua Beatificazione ci riempie di orgoglio – ha concluso Trentalange - e farà assumere all’edizione del Premio di quest’anno un significato ancora più profondo”.
Le finalità del Premio sono state poste in risalto anche dai Componenti del Comitato Nazionale dell’AIA della Macroregione Sud, interessata dall’evento. “I valori di giustizia e legalità su cui Rosario Livatino ha improntato la propria esistenza sono gli stessi in cui devono credere i nostri associati nel loro percorso arbitrale, ma soprattutto di vita. Proprio per ricordare l'esempio che il Giudice ci ha lasciato, la Sezione di Agrigento ha istituito un Premio. Anche per questo motivo, siamo orgogliosi di contribuire a diffondere i valori che hanno caratterizzato la sua breve vita”, ha detto Stefano Archinà.
Significativo anche il messaggio dell’altro Componente, Nicola Cavaccini: “Il Premio ‘Giudice Ragazzino’ è uno dei più importanti dell’AIA, perché alla Memoria di una persona che sarà ricordata per sempre per i suoi principi di giustizia è legalità. Gli stessi valori che contraddistinguono la figura arbitrale; un direttore di gara deve possedere queste qualità perché è il giudice di uno sport che dovrebbe aggregare, insegnare il rispetto reciproco, incentivare a stare lontano dagli ambienti criminali per far perdere linfa alla stessa malavita. Efferati crimini come l’omicidio Livatino – ha concluso Cavaccini - non devono più ripetersi”.
Sulla stessa linea d’onda il Presidente del Comitato Regionale Arbitrale della Sicilia, Michele Cavarretta: “Sono convinto che molte sono le similitudini tra le qualità che hanno contraddistinto la vita del giovane Giudice Rosario Livatino e quelle che un arbitro dovrebbe avere. In particolar modo la credibilità, l’onestà e il rispetto delle regole sono principi che ci ha trasmesso e che rappresentano le fondamenta dell'attività arbitrale”.
“Con la sua Beatificazione la figura del Giudice sarà ancor di più da emulare e seguire”, ha dichiarato invece il Presidente della Sezione di Agrigento, Calogero Drago. “A sua volta il Premio alla sua Memoria acquisisce maggiore rilevanza per i principi che vogliamo trasmettere ai nostri associati, per cui un uomo oggi Beato sarà un esempio dentro e fuori il campo. Ad Agrigento, all’inizio dei Corsi, accogliamo gli aspiranti arbitri con una frase del magistrato: ‘Quando moriremo nessuno si chiederà quanto siamo stati credenti, ma credibili!’, ha concluso Drago”.
Particolarmente toccante, dando spazio a personaggi extra AIA, è l’intervento di Giuseppe Palilla, Presidente dell’associazione ‘Amici del giudice Rosario Livatino’ e compagno di liceo del magistrato: “Per noi Rosario è stato un dono che abbiamo ricevuto, da monito a tutti i malavitosi di Canicattì e del mondo. Un uomo umile e attaccato al lavoro che non si è mai fregiato del titolo. Era solo.. ‘Rosario’! La sua Beatificazione ci riempie di gioia”.
Altra autorità sportiva che da sempre apprezza l’iniziativa degli arbitri in memoria del ‘Giudice Ragazzino’, è il Presidente della LND Sicilia, Sandro Morgana: “L’istituzione del Premio Livatino da parte dell’AIA su input della Sezione di Agrigento è a mio avviso di grande importanza, perché ci ricorda uno dei vari martiri della Sicilia, da oggi Beato. Bisogna continuare a ricordare chi ha dato la propria vita per combattere la mafia, una delle tragedie della nostra regione”.
‘Rosario Livatino nostro contemporaneo’. È invece il titolo che l’Amministrazione comunale di Canicattì ha scelto per un palinsesto di iniziative che contempla suggestioni, temi, dialoghi attorno e a partire dalla figura del magistrato Beato. In tale contesto si colloca un'iniziativa che intende cogliere e sottolineare il parallelismo tra la figura del Giudice, arbitro della Legge, e la figura dell’arbitro sportivo. “Pur con le ovvie differenze di ruolo – ha detto il sindaco Ettore Di Ventura - vi sono molti aspetti comuni nelle modalità operative. In fondo, l'obiettivo della risoluzione di una controversia attraverso l’imparzialità dell’applicazione di un ‘Regolamento’ sta alla base del comportamento delle due Istituzioni ‘arbitrali’. In questa visione si colloca appunto l'istituzione, da parte dell'Associazione Italiana Arbitri, del Premio ‘Giudice Ragazzino’, la cui cerimonia di conferimento speriamo di poter ospitare prima possibile nuovamente nella nostra città. Nell’attesa non possiamo che congratularci con l'AIA – ha terminato il sindaco di Canicattì - per l’omaggio reso, con tale iniziativa, al nostro Beato e illustre concittadino”.
L’assessorato regionale allo Sport della Regione Sicilia ormai da alcuni anni sostiene il prestigioso Premio dedicato al magistrato siciliano: “Approfitto per rivolgere i miei più sentiti complimenti all’arbitro Luca Massimi di Termoli – ha commentato l’assessore Manlio Messina - al quale viene assegnato il Premio. Con i nostri comportamenti quotidiani siamo chiamati, con senso di responsabilità, a portare avanti i valori legati alla legalità e alla giustizia, che in questo caso si connettono allo sport. L’esempio del giudice Livatino sia costante nelle nostre azioni quotidiane che devono sostanziarsi nel rispetto delle regole e degli altri”.

Nelle foto alcuni scatti durante precedenti Edizioni del Premio ‘Giudice Ragazzino’

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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