CRA Veneto
Gli assistenti a disposizione del Comitato Regionale Arbitri del Veneto hanno incontrato Giorgio Niccolai, Componente CAN C, per una serata di intenso lavoro tecnico. Nell’introdurre l’ospite, il Presidente regionale Massimo Biasutto ha sottolineato l’importanza di mantenersi costantemente aggiornati: “La formazione tecnica è fondamentale perché rappresenta la più solida base per fornire prestazioni arbitrali di livello che si rivelano ancor più imprescindibili in questo campionato così intenso”.
“Un assistente non si valuta solo sulla rilevazione del fuorigioco”: ha voluto iniziare così la serata Giorgio Niccolai spiegando che sono molteplici le decisioni che un assistente è chiamato ad assumere nel corso di una gara. Sono sintetizzabili in sei aree gli ambiti di operatività di un assistente arbitrale: fuorigioco, sensibilità tattica, allineamento, condizione atletica, collaborazione con l’arbitro e aspetto tecnico. “Timing, tempestività e coraggio decisionale sono caratteristiche che un assistente deve affinare gara dopo gara” ha detto Giorgio Niccolai che ha poi proseguito affermando che “Va misurato nella maniera corretta il tempo che intercorre tra l’evento e la segnalazione: è importante dimostrare e trasmettere sempre grande sicurezza, naturalezza e tranquillità”.
“Per un assistente la concentrazione rappresenta il cardine del ruolo” ha detto Niccolai “Solo attraverso un elevato grado di concentrazione è possibile gestire al meglio eventi inaspettati e molteplici accadimenti”. Concentrazione, sicurezza, decisionismo, ma anche studio comunicativo: “La postura e l’immagine rappresentano elementi da non sottovalutare” ha detto Giorgio Niccolai spiegando che anche questi dettagli vanno curati così come anche la preparazione atletica e l’alimentazione. “A livello atletico vanno perfezionati sprint, velocità e rapidità – prosegue Niccolai – Perché la partita va preparata durante tutta la settimana attraverso allenamenti mirati e analisi tecnica delle gare”. Nel corso della serata si è potuto parlare anche di collaborazione con l’arbitro (in particolare per gli accadimenti che si svolgono alla sinistra dell’assistente), briefing (da curare e mai sottovalutare), tipologia di segnalazione (quando preferire la segnalazione in due tempi) e gestione della soglia tecnica nell’aiutare l’arbitro in materia di segnalazione dei falli.
“Si fa bene in tre e si fa meno bene in tre: la squadra arbitrale deve dimostrare compattezza e affiatamento”, ha concluso Giorgio Niccolai al termine di una serata formativa che ha saputo appassionare i presenti. Il Presidente regionale Massimo Biasutto ha infine sottolineato l’importanza di decidere con consapevolezza: “L’autonomia decisionale dell’assistente deve essere tutelata in quanto rappresenta un aspetto importante nella gestione della squadra”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)