Novara
Si è svolto l’incontro tra la Sezione AIA di Novara e il Comitato Nazionale, rappresentato per l’occasione da Katia Senesi, prima donna a ricoprire questo importantissimo ruolo all’interno dell’Associazione, aperto con un saluto da parte del Presidente del CRA Piemonte e Valle d’Aosta Luigi Stella.
Una settantina gli associati novaresi collegati per l’occasione, i quali hanno avuto l’opportunità di ascoltare l’ex fischietto maceratese, già responsabile del progetto Uefa Talent&Mentor. È stato preferito, in questa sede, tralasciare l’ambito tecnico “in quanto è già affrontato ampiamente in altre sedi anche più opportune”, sottolinea l’ospite, per privilegiare invece alcuni temi molto importanti e di particolare interesse e rilievo per il nuovo Comitato Nazionale.
In primis è stata evidenziata la centralità delle sezioni, non solo come organo periferico ma come vero baricentro di tutta l’AIA, in quanto sono le stesse a dare linfa vitale a tutto il meccanismo soprattutto con le difficili quanto importanti campagne di reclutamento, senza le quali nulla si potrebbe fare. Ruolo centrale che peraltro è stato valorizzato con la nuova Presidenza, che ha voluto con gran forza il Forum dei Presidenti di Sezione, organo che rappresenta un contatto diretto tra i vertici associativi e la base di modo che la costruzione dell’Associazione sia condivisa da tutte le unità sezionali che compongono il grande “puzzle” che è l’AIA intera.
Altri sono stati i progetti ricordati dalla Senesi, tra i quali la possibilità di effettuare il doppio tesseramento come arbitro e calciatore per i più giovani, per evitare che i ragazzi siano messi davanti alla difficile scelta di optare solo per una delle due strade.
A conclusione, il componente del Comitato Nazionale non ha voluto mancare nel ricordo di Sergio De Marchi, ex arbitro della CAN A della Sezione di Novara, mancato pochi giorni prima, tratteggiandolo come figura distinta e autorevole, esempio positivo per i ragazzi che trovano nella sezione il vivaio e il trampolino per la loro carriera arbitrale: “Hic sunt leones, come Sergio stesso amava ricordare, con questo motto che ho avuto modo di conoscere grazie alla sua figura”, conclude l’ospite della riunione.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)