I lavori al raduno della CAN C a Sportilia nella giornata di oggi sono proseguiti con esercizi specifici e differenziati per i due organici: all’interno dell’aula “Stefano Farina” i Componenti Gianluca Cariolato, Fabio Comito e Mauro Tonolini hanno analizzato con gli assistenti diverse situazioni di fuorigioco, ponendo l’attenzione sulla grande necessità di mantenere sempre alto il livello della concentrazione per poter valutare gli accadimenti. Gli arbitri hanno potuto confrontarsi, invece, sulle modalità di conduzione tecnica e disciplinare della gara insieme al Responsabile della CAN C Maurizio Ciampi e ai Componenti Carina Vitulano e Pasquale Rodomonti, andando ad attenzionare anche fattispecie di condotta violenta, mass confrontation e gestione delle proteste. “L’arbitro non deve mai esimersi dal decidere – ha sollecitato Maurizio Ciampi – Questa è la categoria dei sogni: dovete dare il massimo atleticamente e tecnicamente, porvi degli obiettivi e lottare per raggiungerli”.
In mattinata si sono quindi conclusi i lavori di gruppo coordinati dal Responsabile del Settore Tecnico dell’AIA Matteo Trefoloni con la collaborazione del Vice Responsabile Giancarlo Bolognino e del Responsabile del Modulo Regolamento Enzo Meli: “Nell’individuazione dei falli è importante riuscire a cogliere con esattezza il punto di contatto e l’intensità del contatto”, ha spiegato Matteo Trefoloni, suggerendo di mantenere sempre il focus corretto andando a ricercare anche quei contatti a pallone lontano talvolta difficili da cogliere.
“Sarete voi a determinare l’andamento della vostra stagione”, ha detto Carina Vitulano ai presenti, mentre Pasquale Rodomonti ha detto: “Questo gruppo di uomini e donne mi rende orgoglioso”.
“In questo gruppo di arbitri e assistenti si respira non solo grande tecnica e grande impegno, ma anche una grande umanità”, ha detto il Responsabile Maurizio Ciampi a margine del ricordo che i fischietti più esperti della categoria hanno voluto tributare a Luca Colosimo, Riccardo Pelagatti e Daniele De Santis, ribadendo che essere presenti ad un evento di questo tipo è già di per sé una fortuna da onorare con dedizione, serietà e responsabilità.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)