CAN D, Pizzi: “Pensare al vostro domani già oggi: siamo il laboratorio della CAN C”

Quinto giorno di Raduno CAN D a Sportilia, dove avviene l’avvicendamento tra il secondo e il terzo e ultimo gruppo di arbitri, in una turnazione gestita efficientemente da Simone Micciulla della segreteria. Non prima di una parte in aula con le disposizioni per l’organizzazione delle trasferte e l’invio dei rimborsi da parte dei Componenti Simone Ponzalli, Paolo Gregoroni e Giuseppe D’Amelio, per finire con la consueta fotografia di gruppo nell’Anfiteatro.

Nel pomeriggio il benvenuto in aula è stato dato ai nuovi arrivati dal Responsabile della CAN D Alessandro Pizzi: “Tra di voi ci sono gli arbitri della CAN C di domani e gli arbitri della CAN di dopodomani – ha detto Pizzi-. La presenza di Rocchi in apertura del raduno lunedì con i vostri colleghi dimostra quanto la formazione sia sempre più top-down, uniforme e trasversale per modalità e qualità”; poi ha continuato ribadendo il concetto di gruppo e squadra che sarà fondante per l’organico di questa Stagione.

Il primo intervento tecnico – prima in aula e poi con una sessione pratica sui campi Gabetto e Scirea – è stato sullo spostamento in campo: “Lo spostamento è una parte fondamentale della prestazione arbitrale, perché porta a essere nel posto giusto per prendere le decisioni giuste”, ha spiegato Daniele Martinelli.

“Dovete darvi delle priorità, dovete avere sempre le aree di rigore sotto controllo – ha continuato Dino Tommasi-. Dovete avere il senso delle priorità, che cambiano in continuo e quindi è per voi fondamentale essere dinamici. Ricordatevi sempre che decidete anche quando non intervenite, e le componenti intorno a voi lo capiscono. Essere vicini al gioco, essere vicini all’azione vuol dire essere credibili. È per voi determinante conoscere le caratteristiche tecniche dei giocatori e capire come giocano le squadre, conoscere il calcio. Maggiori informazioni avete a monte, migliore possibilità di lettura della gara avrete e aspettatevi sempre l’inaspettato”.
Ma Tommasi, che all’interno della Commissione ricopre il ruolo di Coordinatore degli arbitri che provengono dall’Organico ex CAI, ha voluto motivare anche gli arbitri: “Ho recentemente letto un libro che racconta la storia di una ragazzina somala che, in mezzo a mille difficoltà, raggiunge il suo sogno, ovvero partecipare alle Olimpiadi. Questa storia dovrebbe insegnarvi a spingervi, a buttarvi oltre. Con il cuore potete arrivare ovunque. Tirate fuori da dentro qualcosa di più: dimostrate a voi stessi che con cuore e passione potete raggiungere i vostri sogni. E io vi auguro di riempirvi di sogni, e di non finire mai con nessun rimpianto”.

A spiegare agli arbitri le novità introdotte dalla Circolare 1 e a somministrare i Quiz è stato Riccardo Tozzi, Responsabile del Modulo Formazione e perfezionamento del Settore Tecnico, che ha poi seguito il debriefing dei lavori di gruppo, tenutisi online negli scorsi giorni, sulle tematiche del fallo di mano e sulla distinzione tra DOGSO e SPA.

Dopo aver accolto il Componente del Comitato Nazionale Carlo Pacifici, che seguirà i lavori del Raduno, Alessandro Pizzi ha chiuso la prima giornata di lavori: “Prendete coscienza del fatto che quando andrete via da qui, sarete alcuni tra gli arbitri più preparati che oggi l’AIA ha a disposizione: solo voi e i colleghi di CAN e CAN C avete potuto sviscerare la Circolare 1 con il Settore Tecnico. Voglio tornare poi su quanto detto stamane rispetto al vostro domani: sappiate che ci piace un po’ anche pensare di essere il laboratorio della CAN C, che quindi in qualche maniera rappresenta già il vostro oggi. Ma soprattutto per voi deve essere un obiettivo intermedio, un soffitto che una volta raggiunto diventa pavimento dal quale ripartire”.

In Copertina: la lezione sullo spostamento sul campo

In Fotogallery:

1: il Responsabile Alessandro Pizzi con Simone Micciulla della segreteria;
2: Simone Ponzalli;
3: il secondo gruppo di arbitri;
4: lo svolgimento dei Quiz Tecnici;
5: Dino Tommasi;
6: il lavoro sul campo con Daniele Martinelli, Andrea Crispo e Paolo Gregoroni;
7: Riccardo Tozzi durante il debriefing dei lavori di gruppo.