Ramaglia al raduno: “Voglia dirompente di ricominciare”

CRA Campania

Ramaglia al raduno: “Voglia dirompente di ricominciare”Fischio d’inizio per la nuova Stagione Sportiva 2021/2022. Essere uniti e fare squadra: i due fattori principali che hanno messo in moto le ambizioni di arbitri, assistenti ed osservatori nel raduno di Avellino svolto dal 2 al 4 settembre. Dopo le rituali prove atletiche tenutesi presso il campo sportivo di San Michele di Serino, il primo momento dello stage è stato dedicato agli assistenti arbitrali. Dopo i saluti di apertura da parte dei Componenti del Comitato Regionale e del Presidente Alberto Ramaglia, tornato alla guida del CRA forte delle ultime esperienze maturate in ambito nazionale, sono stati forniti indirizzi comportamentali precisi seguiti da disposizioni tecniche necessarie a rafforzare il concetto di squadra arbitrale anche grazie agli interventi degli assistenti della Commissione Arbitri Nazionale Pasquale Capaldo, Rodolfo Di Vuolo ed Oreste Muto.
A seguire, attraverso la visionatura di slide e filmati, c’è stata la spiegazione della Circolare n. 1 da parte dei Componenti del Settore Tecnico dell’AIA Giulio Corsi, Fausto Vuolo e Riccardo Tozzi, il quale ha anche dedicato un focus al posizionamento ed allo spostamento.
Quindi quiz tecnici brillantemente superati a conclusione dei lavori. Molto chiari gli input forniti dai Componenti Regionali: "Non vogliamo ingerenza nelle decisioni ma collaborazione perché dovete essere da supporto all'arbitro: bisogna essere credibili per essere creduti. Cercate di apprendere la sensibilità tecnica dell'arbitro. Solo così potrete capire quale è la sua soglia decisionale del fallo".
I restanti due giorni sono stati dedicati agli arbitri e agli osservatori. La giornata del 3 settembre si è aperta con i test atletici per gli arbitri i quali, dopo la pausa pranzo, si sono ritrovati in aula per la seconda parte del raduno. Con la gradita visita degli internazionali Fabio Maresca e Maria Marotta, che insieme all’arbitro CAN Gianpiero Miele hanno intrattenuto la platea con loro interventi tecnici, ai ragazzi sono state fornite indicazioni molto preziose per la gestione delle varie situazioni che possono accadere in campo e di come impostare il briefing.
Molto importante è stato nuovamente l’intervento di Riccardo Tozzi sulla gestione del nuovo concept dei falli di mano.
In tarda serata, a conclusione dei lavori, si sono tenuti i quiz tecnici. Il 4 settembre, invece, dopo una prima parte di riunione congiunta tra arbitri ed osservatori, in tarda mattinata questi ultimi, direttosi in un’altra aula, hanno ricevuto le rituali indicazioni tecniche ed hanno effettuato i quiz tecnici.
In quest’ultimo giorno di raduno, infine, vi è stato un confronto con le varie Componenti del calcio. Dopo le congratulazioni rivolte al collega Liberato Esposito della Sezione di Torre del Greco per la recente nomina a dirigente benemerito, hanno fatto seguito vari relatori del mondo calcistico ed istituzionale: il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia, il Presidente del Comitato Regionale Lega Nazionale Dilettanti Carmine Zigarelli, il Componente del Comitato Nazionale Nicola Cavaccini ed il Sindaco di Avellino Gianluca Festa. Presenti in aula anche altri Componenti delle varie Commissioni Nazionali.
Alla chiusura dei tre giorni di raduno, visibilmente soddisfatto il Presidente Alberto Ramaglia: “E' stata una sensazione bellissima più forte ed intensa del mio primo incarico di Presidente CRA. L'obiettivo di costruire una squadra, mettendo in primo piano i valori umani, sarà sicuramente raggiunto visto il comportamento e l'atteggiamento che le ragazze ed i ragazzi presenti hanno dimostrato. La squadra del CRA tale obiettivo l'aveva raggiunto già dai primi giorni di insediamento. Negli occhi di arbitri ed assistenti si è letta una voglia dirompente di ricominciare ed agli osservatori è stato chiesto di valorizzare ancora di più il loro ruolo di formatori. Mi piace chiudere con una citazione di Thomas Edward, il leggendario Lawrence d'Arabia: ‘Tutti gli uomini sognano; ma non allo stesso modo. Coloro che sognano di notte, nei recessi polverosi delle loro menti, si svegliano di giorno per scoprire la vanità di quelle immagini; ma coloro che sognano di giorno sono uomini pericolosi, perché possono mettere in pratica i loro sogni a occhi aperti, per renderli possibili’ ”.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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