"Se oggi siamo qui è perché l'AIA crede molto nella figura dell'osservatore. Potremo sbagliare, ma mai sotto il profilo dell'etica": con queste parole il Responsabile della CON 5 Francesco Peroni ha aperto all’Hilton Hotel di Fiumicino il Raduno precampionato dedicato agli osservatori che in questa Stagione Sportiva visioneranno arbitri nelle gare nazionali di Futsal. Insieme a Peroni, i Componenti Luca Davigo, Angelo Passarani, Franco Piu e Claudio Zuanetti, ad inaugurare il corso della terza Commissione Nazionale dedicata agli osservatori.
“Tutti dobbiamo parlare la stessa lingua, noi osservatori e gli arbitri – ha continuato Peroni -. Così con i Responsabili della CAN 5 Elite e della CAN 5 abbiamo sempre condiviso i rispettivi raduni di categoria”: infatti, a prendere la parola sono poi stati Angelo Galante, Responsabile della CAN 5 Elite e Franco Falvo, Responsabile della CAN 5.
“Durante il nostro raduno ho detto agli arbitri Elite che loro sono come l'erba che deve ancora crescere: voi osservatori invece siete il nutrimento, l'acqua, il sole che darà la forza per farlo – ha detto Galante-. Questo io posso dirlo con certezza perché vi conosco: fino alla scorsa Stagione ero in campo, ci confrontavamo, e so quanto valete e quanto potete trasmettere agli arbitri”.
“Il percorso di formazione e crescita, del quale siete protagonisti, prima di tutto deve esserlo sotto il profilo dell’etica prima che della tecnica – così Falvo -. Le novità, o meglio, le rivoluzioni non devono far paura: voi siete una grandissima risorsa per l’AIA, siete fondamentali e oggi vi si chiede di esprimervi a tutto tondo. Abbiamo negli anni chiesto personalità agli arbitri, adesso anche gli osservatori devono avere la stessa personalità. Ad animarci lo stesso filo conduttore: è fondamentale che le tre Commissioni lavorino insieme per trasferire le istanze del Futsal al Comitato Nazionale, e ancora più fondamentale che per la prima volta siede nel Comitato Nazionale qualcuno che capisca di cosa stiamo parlando perché viene dal mondo del Futsal”.
Il riferimento è a Luca Marconi, Componente del Comitato Nazionale, il quale è stato presente nella prima giornata del Raduno di Fiumicino: “La presenza del Comitato Nazionale in tutti i raduni serve anche a noi per capire quali sono le esigenze reali di ogni organico – ha spiegato Marconi-. Davanti a me vedo tanti amici con i quali ho condiviso parte del mio percorso personale, ma soprattutto il frutto di un’importante riforma dell’AIA: innanzitutto la centralità di un progetto sulla figura dell’osservatore. Oggi però – ha continuato, emozionato, Marconi -, questo momento epocale è una pagina di un libro che è iniziato nel 2001 con la nascita della CAN 5 e che deve essere memoria di crescita assoluta del movimento. La prima pagina in assoluto è stata scritta grazie alla persona di Andrea Lastrucci, che mi preme oggi ricordare. Dopo di lui Massimo Cumbo che ci ha fatto crescere sotto l’aspetto tecnico facendoci diventare professionali, e poi ha continuato Angelo Montesardi nella ricerca del dettaglio. Siamo per l’AIA che da meritocrazia sotto ogni punto di vista – ha concluso Marconi -: siate osservatori liberi, pronti ad assumervi le vostre responsabilità, quando avete difronte questi arbitri dall’ultimo arrivato al primo degli internazionali. Siate al servizio dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze riuscendo a dare la giusta dimensione della prestazione e della qualità arbitrale”.
Il raduno, dopo i saluti istituzionali, è continuato con la spiegazione della Circolare 1 e la somministrazione dei Quiz Tecnici a cura di Andrea Liga, Responsabile del Modulo Formazione e perfezionamento tecnico di calcio a 5 e beach soccer del Settore Tecnico, e Domenico Guida, Responsabile del Mentor & Talent per il Futsal.
Luca Davigo ha incentrato il proprio intervento tecnico su Dogso e Spa: “Bisogna attenzionare i falli commessi dal portiere di movimento, utilizzati spesso come tattica per interrompere azioni di ripartenza veloce. La terna deve su questo agire in maniera unitaria mettendo in campo un attento lavoro di teamwork che voi dovete essere in grado di rilevare”.
Angelo Passarani si è invece concentrato sugli aspetti psicologici della visionatura: “Ogni arbitro merita una performance dell’osservatore ricca di consigli, che dia spunti di miglioramento. È doveroso, ma è moralmente obbligatorio per gli osservatori, far crescere gli arbitri, dall’ultimo arrivato dalla regione al primo degli internazionali. Un leader è chiunque si assuma la responsabilità di scoprire il potenziale delle persone ed il coraggio di fare crescere questo potenziale”.
Dopo le prime direttive tecniche e aver spiegato le novità sulla relazione, il Responsabile Francesco Peroni ha chiuso la prima giornata di Raduno: “ Voglio dirvi cosa significa CON per noi: vi chiediamo fiducia e vogliamo gente che sappia insieme a noi costruire questo percorso; vi daremo condivisione, la stessa che noi mettiamo in campo con CAN 5 Elite e la CAN 5; ci aspettiamo da voi la volontà di correre dei rischi, che mettiate i voti di tutta la scala che avete a disposizione e che abbiate il senso di sicurezza necessaria per poter anche sbagliare. Ed infine la capacità di collaborare: se avete idee, migliorie, possiamo farlo insieme, ed insieme lo faremo con le altre CON”.
In Copertina: l'intervento del Responsabile della CON 5 Francesco Peroni.
In Fotogallery:
1: la Commissione CON 5: da sinistra, Zuanetti, Piu, Peroni, Davigo, Passarani;
2: gli osservatori della CON 5;
3: l'intervento di Angelo Galante;
4: l'intervento di Franco Falvo;
5: il Componente del Comitato Nazionale Luca Marconi;
6: Luca Davigo;
7: Angelo Passarani.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)