Una delle grandi novità che l’AIA ha presentato per la Stagione Sportiva 2021-2022 è stata sicuramente quella della creazione delle Commissioni Osservatori Nazionali, organi specifici pensati per la gestione e la formazione degli osservatori, una delle figure più importanti per il mondo arbitrale, in quanto depositaria del ruolo formativo per gli arbitri stessi.
Così, nelle giornate di martedì 7 e mercoledì 8 settembre, il Settore Tecnico ha voluto tenere un incontro formativo nel centro sportivo di Sportilia con i Responsabili regionali degli osservatori, nonché con quelli provinciali di Trento e Bolzano, con la finalità di uniformare le linee guida tra il livello nazionale, le regioni e le Sezioni.
Durante le due giornate a dirigere i lavori sono stati il Responsabile del Settore Tecnico, Matteo Trefoloni, il Vice-Responsabile Luca Ciancaleoni, il Responsabile del Modulo Regolamento, Vincenzo Meli, il Responsabile della CON Professionisti, Luigi Stella e il Responsabile della CON Dilettanti, Stefano Calabrese. Presenti ai lavori, inoltre, anche il Vicepresidente dell’AIA Duccio Baglioni e i Componenti del Comitato Nazionale Carlo Pacifici e Katia Senesi.
Proprio Trefoloni ha voluto aprire l’incontro in aula, illustrando le motivazioni principali che hanno portato alla creazione di queste commissioni: “La necessità di uniformare il lavoro a livello nazionale e regionale è forte, dobbiamo cercare di far parlare a tutti la stessa lingua. Dobbiamo fare in modo che quando un ragazzo esce della sua regione venga valutato secondo gli stessi criteri e le stesse modalità in tutte le altre” – per poi concludere – “Ci rivolgiamo a voi perché vogliamo farvi promotori di questo progetto e perché voi siete i responsabili degli osservatori, riponiamo in voi una grande responsabilità”.
Anche Pacifici ha voluto fargli eco: “Quando siamo partiti con questo progetto sembrava un’utopia. Lo abbiamo preso, ci abbiamo lavorato e lo abbiamo realizzato. Negli anni avevamo assistito ad un appiattimento delle valutazioni, c’era necessità di cambiamento e per farlo abbiamo attuato questa divisione, al fine di offrire piena autonomia gestionale ed operativa agli osservatori. Per fare questo però è fondamentale un allineamento anche orizzontale con le altre commissioni perché l’obiettivo è quello di lavorare all’unisono.”
“In questo lavoro saremo sempre accanto a voi – le parole del Vicepresidente Baglioni - vogliamo mettere al centro la meritocrazia, siamo uno spogliatoio, noi vogliamo gli arbitri più bravi e per avere questo abbiamo bisogno voi. La figura dell’osservatore è una di quelle su cui vogliamo investire di più, questo progetto inizia oggi ma ha una durata di almeno sette anni”.
Anche Katia Senesi ha voluto mandare un messaggio ai Responsabili presenti: “Siamo al giro di boa, un’occasione d’oro in cui noi crediamo fortemente. Abbiate tatto e umanità con gli arbitri, come lo avete con gli osservatori, l’unico modo per rispettarli è dare loro valutazioni che rispecchiano le loro prestazioni, perché lo meritano dato che sono persone che lavorano, studiano e si impegnano“.
Stella, Calabrese e Ciancaleoni hanno così diretto i lavori durante le due giornate, dove i Responsabili regionali hanno potuto analizzare numerose casistiche regolamentari e materiale video, in cui attraverso il confronto e con l’aiuto del Settore Tecnico si è arrivati a adottare una linea comune di interpretazione.
È stato Trefoloni a chiudere i lavori nella seconda giornata: “È stato fatto un lavoro che non riguarda solo gli osservatori, ma tutto il Comitato Regionale, se facciamo salire il livello dei formatori, di conseguenza faremo salire il livello di chi viene formato. La vera sfida inizia ora, abbiate la forza di trasmettere queste indicazioni alle regioni e alle Sezioni, buon lavoro!”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)