E’ stata ufficialmente presentata la nuova sala VAR centralizzata, allestita presso l'International Broadcast Centre di Lissone. Una struttura già operativa in queste prime giornate di Campionato, che rappresenta un’eccellenza in termini di tecnologia ed efficienza. Alla presentazione erano presenti le massime autorità della Federazione Italiana Giuoco Calcio e dell’Associazione Italiana Arbitri.
"Questo progetto è un sogno che diventa realtà e che diversi mesi fa sembrava irrealizzabile - ha detto il presidente della FIGC Gabriele Gravina – La struttura rappresenta una nuova eccellenza del calcio e dello sport italiano e ci fa capire che siamo entrati in una nuova era. Un esempio per tutti coloro che ci guardano con attenzione anche in Europa. Abbiamo dimostrato unità ed è bellissimo ritrovare questa armonia che ci proietta in un nuovo percorso di innovazione con la Lega A e l'AIA. La Figc è stata la prima al mondo a voler lanciare la tecnologia nel calcio, dalla Goal Line Technology al Var, e stiamo lavorando ad altri progetti”.
“Ho visto negli occhi di VAR e AVAR una serenità e serietà che trasmette emozione – ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Alfredo Trentalange - Oggi abbiamo a disposizione strumenti tecnologici che un tempo non avevamo, dobbiamo viverli con senso di giustizia e grande entusiasmo”.
“Questa è una grande casa per gli arbitri – ha detto il Responsabile della CAN Gianluca Rocchi - Lavorare in un posto del genere, con una professionalità di questo livello, offre loro la possibilità di trovarsi a proprio agio e di esprimersi sicuramente al meglio”.
“Siamo proiettati verso il futuro e vogliamo anche incidere sulla parte culturale di questo mondo – ha aggiunto il Presidente Gravina - In questo modo gli arbitri possono far vedere il loro lavoro, senza paure e abbandonando i pregiudizi a volte pretestuosi. Questo è il modo migliore per avvicinarci ad una riforma del nostro mondo, alla cui base deve esserci una nuova cultura dello sport. Abbandonata l’idea di Coverciano (dove era inizialmente previsto il centro di controllo, ndr), siamo entusiasti di essere riusciti a realizzarlo a Lissone, soprattutto perché ci siamo agganciati ad una idea straordinaria come questo centro di produzione, che sarà un altro passo verso il futuro".
L’occasione è stata anche quella di riportare l’attenzione sul tema della comunicazione. "Far parlare gli arbitri dopo le partite è uno degli obiettivi, in un clima di serenità e non di polemiche – ha specificato il Presidente dell’AIA Alfredo Trentalange - Ci hanno provato molti Paesi, qualche esperimento lo abbiamo fatto. Credo che sia un percorso graduale, ma deve essere un obiettivo per tutti".
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)