Caltanissetta
Solidarietà all’arbitro aggredito, a nome della comunità amministrata. Il Sindaco di Montedoro, Renzo Bufalino, ha invitato e ricevuto in municipio Samuele Surrusca, il giovane direttore di gara malmenato lo scorso 31 ottobre da atleti della squadra di calcio della sua città. Un episodio deprecabile, accaduto in Sicilianamente – Terranova, Terza Categoria, che macchia lo sport tra l’altro in un giorno in cui era stato appena inaugurato a Montedoro un Centro di Avviamento alle attività sportive. Gesti che non hanno nulla a che fare con il calcio, che rischiano di fare tanto male interiore in chi li subisce, più di quello fisico. Per fortuna non è stato il caso di Samuele, che dopo due settimane è già tornato sui campi.
L’evento svolto nel palazzo comunale della piccola località siciliana, battezzato ‘incontro della riconciliazione’, si è svolto lo scorso 12 novembre ed è servito anche a ribadire i valori dello sport, affinché negli stadi il sano agonismo non sconfini mai in violenza e si accetti sempre e con sportività il verdetto del campo. Nel porgere le scuse a Samuele, il Sindaco si è auspicato di rivederlo presto arbitrare a Montedoro.
Si è scusata anche la società Sicilianamente, rappresentata all’incontro dal Presidente e allenatore – calciatore Angelo Bufalino.
Ad accompagnare il giovane arbitro il Presidente della sua Sezione, Mimmo Amico: “Il Sindaco Bufalino ha compiuto un gesto importante, ma non dovuto – ha commentato Amico - Sappiamo che non c’entra nulla la comunità di Montedoro, perché la responsabilità è tutta dell’autore dell’aggressione. Noi combattiamo solo i violenti, vogliamo che vengano isolati, perché il calcio è un momento di svago e aggregazione”.
Fatti gravi, che devono essere stigmatizzati e condannati”. Questo invece il pensiero del Delegato provinciale della FIGC Giorgio Vitale, “perché la violenza non può far parte del mondo del calcio; Il rispetto delle regole, il rispetto delle persone viene prima di tutto”.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)