Si è aperto a Coverciano, nell’aula magna “Giovanni Ferrari” del Centro Tecnico Federale di Coverciano, il raduno del progetto Uefa Convention Talent&Mentor per gli arbitri di Calcio a Cinque. 47 gli arbitri provenienti da 20 tra Comitati Regionali e Provinciali, accompagnati dai loro mentor.
Ad aprir e stata la Responsabile del progetto Talent e Mentor, Valentina Garoffolo del Settore Tecnico dell’AIA: “In questi due giorni lavoreremo come si fa in ambito nazionale, e dovrete misurarvi con tempi, modi, didattica anche dei relatori che avrete a disposizione. Non basta il talento per essere qui oggi, servono impegno, consapevolezza, studio, esperienza, e capacità condividere questa esperienza”.
Andrea Liga, Responsabile del Modulo Regolamento e perfezionamento tecnico per il calcio a 5 e il beach soccer, ha motivato gli arbitri arrivati a Firenze: “Cogliete questa opportunità: chi non è seduto tra di voi, chi ha approcciato il futsal negli anni passati, non l’ha avuta. Fate la vostra parte e non createvi alibi. Non cerchiamo la colpa negli altri: se non riuscirete a fare qualcosa la colpa sarà vostra, ma in parte potrebbe essere anche nostra se non vi avessimo dato gli strumenti giusti, cosa che invece in questo raduno faremo. Sfruttate al meglio le persone che sono a vostra disposizione. E ai Mentor, voglio dire: siete la guida dei vostri arbitri”.
Ospite del raduno, con un intervento a sorpresa per i presenti, è stata Chiara Perona, arbitro internazionale di Calcio a Cinque, e in organico alla CAN 5 Elite: “Lo dico a voi ma lo dico anche a me stessa: non dobbiamo mai sentirci arrivati – così ha esordito la Perona, che poi ha continuato dispensando consigli ai giovani colleghi, in una lezione tecnica partecipata e aperta a un costruttivo dialogo -. Queste sono le qualità che gli arbitri di futsal devono avere: accuratezza tecnica, prima di tutto, capacità di andare a cercare il punto di vista migliore correndo sulla linea laterale, cosa per la quale serve generosità atletica. Tutto questo ci darà sempre più accuratezza”.
Dopo aver mostrato anche dei filmati dal recente Mondiale in Lituania dove è stato applicato per la prima volta il Video Support, Chiara ha voluto chiudere il suo intervento esortando i colleghi: “Si arbitra bene anche per chi ci gestisce, ovvero i nostri designatori, e per chi in campo condivide con noi la stessa passione. Quando arriviamo al campo abbiamo il nostro zainetto colmo di credibilità. Certo che se nei primi minuti sbagliamo la lettura della gara, questa credibilità va persa e riacciuffare una gara diventa complesso. Dobbiamo arbitrare sempre essendo noi stessi, mai indossando maschere”.
Il Responsabile per il Futsal del progetto Talent&Mentor, Domenico Guida, ha incentrato il suo intervento sulla leadership: “Per diventare arbitri di un certo livello la personalità fa la differenza, e quanto più saprete essere leader più diventerete arbitri di successo. E in questo processo potranno aiutarvi i vostri mentor che sono formatori di grande spessore. La leadership deve essere da una parte un obiettivo, che ci aiuta a far rispettare le Regole del Gioco, dall’altra uno strumento basato su competenze cognitive e strumentali, avendo capacità di lettura del contesto e della gara, nel rispetto dei nostri ruoli. La nostra personalità ci rende unici e ci differenzia dagli altri”.
A conclusione della giornata, dopo aver somministrato i videoquiz e averli corretti, Andrea Liga ha tenuto una lezione tecnica focalizzandosi sui falli di mano.
In Copertina una veduta dell'aula magna di Coverciano durante i lavori.
In Fotogallery
1. Valentina Garoffolo,
2. Andrea Liga,
3. Chiara Perona,
4. Le ragazze talent futsal,
5. Domenico Guida,
6-7. i lavori in aula.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)