“Ancora una volta dobbiamo dimostrare flessibilità in un momento, come lo è il raduno di metà stagione, che è determinante nel percorso che stiamo facendo. Grazie a chi ha reso possibile questo Raduno, al supporto e al sostegno del Comitato Nazionale, che dall’inizio del nostro percorso a Sportilia è stato costante”: con queste parole Alessandro Pizzi, Responsabile della CAN D, ha aperto il Raduno di metà Campionato che si è tenuto in modalità online. Prima giornata riservata agli arbitri in organico, con una formazione specifica.
Come ormai dai Raduni di inizio Campionato, il Comitato Nazionale è stato presente durante i lavori: “Non è la modalità che ci piace quella di Zoom, ma si è resa necessaria per l’evolversi della situazione sanitaria ha spiegato il Componente Nicola Cavaccini -. Questa sarà per voi una giornata intensa, con un programma che dal vivo sarebbe sicuramente stato un’altra cosa: sono però sicuro che sia i Componenti della Commissione che il Settore Tecnico oggi presente sarà capace di far fruttare al meglio questo momento tecnico e didattico. Tenete duro, questa fase finirà e potremo tornare a vederci dal vivo”.
“Per me momento rappresenta un tuffo nel passato: la CAN D è stata un’esperienza estremamente formativa dal punto di vista umano – ha detto il Componente Carlo Pacifici, che è stato Responsabile sia della CAN D che della CAI -. Il Comitato Nazionale vuole capire, conoscere, condividere un percorso con tutte le Commissioni, mettere a fattor comune le diverse esperienze, cercare di creare il futuro condividendo il presente. Siete al giro di boa di questo Campionato: grazie per quello che fate, e un grande in bocca al lupo per quello che farete!”.
Nella mattinata i lavori sono stati guidati dal Settore Tecnico con il Responsabile Matteo Trefoloni, e la correzione dell’ultimo videotest sulle tematiche di DOGSO e SPA a cura di Vincenzo Meli, Responsabile del Modulo regolamento, per procedere poi con i quiz regolamentari.
Gilberto Rocchetti, del Modulo Preparazione Atletica, ha illustrato l’attività di monitoraggio sugli allenamenti degli arbitri, mettendo in evidenza come tra la CAN D e gli Organici superiori ci sia un ulteriore salto di preparazione, ai quali gli arbitri devono aspirare.
“Tra le nostre Commissione c’è un continuo scambio di vedute che va nel senso della formazione comune, univoca direi, e che facciamo con tutte le componenti, dal Comitato Nazionale al Settore Tecnico”: così Stefano Calabrese, Responsabile della CON Dil, che ha concluso dicendo “La comune presenza nei rispettivi stage di novembre è prova della sinergia che c’è tra CON Dil e CAN D. Aiutate gli osservatori: siate sempre in linea con la vostra passione e con la nostra”.
Tra i saluti istituzionali quelli di Marco Ferrari, che coordina la giustizia sportiva della LND, insieme al giudice per la Serie D Aniello Merone al giudice per la componente calcio femminile Giuseppe Lavigna. Patrizia Cottini, segretario del dipartimento femminile, ha spiegato: “Stiamo lavorando da anni per far crescere il movimento femminile e il fatto che nell’organico della CAN D ci siano tre giovani arbitri donne che dal primo gennaio sono internazionali - Deborah Bianchi, Silvia Gasperotti e Martina Molinaro, ndr -, non può che farci piacere”.
“Ci troviamo in un momento difficile, già vissuto ma con modalità diverse – ha detto il Coordinatore della LND, Luigi Barbiero -. Stiamo pianificando i prossimi obiettivi nostri, ovvero la prima giornata di campionato del 2022, quella del 9 gennaio. Mi rivolgo ai ragazzi: questi momenti di confronto servono anche perché si creino ulteriori situazioni di riflessioni su quanti accaduto sui campi. In un momento importante in cui tutte le parti sono presenti a un raduno di metà campionato non bisogna tirare le somme, ma fare tesoro di quanto fatto fin qui, ovvero 16 giornate disputate nei girono ai 18, e 18 giornate disputate nei gironi a 20. Dobbiamo tutti comprendere che la Serie D di quest’anno è diversa numericamente da quella degli anni passati, con 172 squadre partecipanti, un record storico. Nostro compito – ha concluso Barbiero - è evidenziare ai dirigenti delle società che la classe arbitrale che dirige le gare di Serie D è una classe in evoluzione, e che possa raggiungere le giuste competenze per poi arrivare in Serie C”.
E proprio dalla Serie C alla quale approderanno alcuni degli arbitri convocati al Raduno, arrivano i filmati analizzati dal Responsabile della CAN C, Maurizio Ciampi, che ha utilizzato nel suo intervento clip viste nell’ultimo Raduno di Tirrenia. Riferendosi all’attività di quarto uomo, per il quale ogni giornata sono chiamati in media venti arbitri della CAN D, Ciampi ha detto: “Non date mai le spalle al campo, perché dovete proprio attenzionare quello che succede lì, soprattutto mentre un vostro collega si rivolge alle panchine”.
Diversi i Componenti della CAN D che hanno rivisto situazioni di match review: Dino Tommasi si è occupato dei challenges, con contatti aerei e falli da tergo con la gamba alta, Giuliana Guarino e Stefano Cassarà di falli di mano, Giuseppe d’Amelio del posizionamento, Diego Roca del teamwork e Mirko Zannier delle situazioni da calcio di rigore.
A chiudere i lavori le parole di Pizzi: ”Questo è per tutti un nuovo momento impegnativo, e quando ci sono i momenti impegnativi, la ricerca del gruppo, la ricerca dello spogliatoio diviene la chiave di volta. Anche i campionati sono sempre più impegnativi, lo saranno ancora di più andando avanti. C’è bisogno di tutti, e che tutti mettano a frutto quanto fatto in questi momenti tecnici, con la forza della preparazione che aiuterà tutti, certi di aver fatto il massimo possibile”.
In Copertina: il Responsabile CAN D Alessandro Pizzi
In Fotogallery:
1-6-7: alcuni momenti dei lavori nell'aula virtuale
2: Nicola Cavaccini;
3: Carlo Pacifici;
4: Stefano Calabrese;
5: Maurizio Ciampi.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)