La Superfinal 2010, tenutasi a Lisbona, in Portogallo, dal 26 al 29 agosto, è stata la mia prima esperienza all’estero. Dopo la mia nomina ad internazionale, infatti, avevo avuto modo di partecipare a tre importanti eventi (Eurocup – Europei Regular Phase – Fifa Qualifier), svoltisi tutti in territorio nazionale.
Si è trattato di un’esperienza affascinante che ha senza dubbio arricchito il mio bagaglio tecnico, oltre a consentirmi la scoperta di luoghi e persone il cui ricordo rimarrà per sempre impresso nella mia memoria.
La designazione per le fasi finali del campionato europeo rappresenta per me, al primo anno da internazionale, un traguardo fantastico e, per certi versi, inaspettato: arbitrare fianco a fianco con i migliori fischietti d’Europa andava infatti ben oltre le mie più rosee previsioni.
Ho avuto la possibilità di dirigere gara di grande importanza, tra cui Russia-Romania, nonché la decisiva sfida tra Francia e Ungheria, valevole per la promozione nell’elite del calcio europeo.
Le gare che ho diretto, come tutte le altre che si sono svolte durante il torneo, hanno evidenziato un altissimo livello tecnico e, soprattutto, un generale rispetto del fair-play da parte di tutti i giocatori e dirigenti: un significativo esempio di cultura dello sport che dovrebbe sempre caratterizzare il calcio in generale ed il beach soccer in particolare.
Durante il tempo libero ho poi avuto modo di visitare la splendida città di Lisbona insieme a tutto il gruppo arbitrale e sotto la guida esperta dei due arbitri portoghesi presenti, Joao Almeida e Carlos Frazao.
A conclusione di questa avventura non posso dunque che ritenere positivo il bilancio della stagione 2010, e guardare con fiducia al prossimo futuro.
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)