CAN PRO, Rosetti in chiusura raduno “Gruppo serio e professionale”

CAN PRO, Rosetti in chiusura raduno “Gruppo serio e professionale”Si è concluso intorno all’ora di pranzo il raduno precampionato di Sportilia per arbitri e assistenti della CAN PRO, i cui lavori hanno soddisfatto in pieno la commissione guidata da Roberto Rosetti. Nel corso della mattinata gli assistenti del centro sud hanno sostenuto il test ARIET. Tutti i tempi dei test atletici eseguiti durante lo stage sono stati ragguardevoli, segnale tangibile che il gruppo è pronto a scendere in campo col giusto piglio già dalle prime gare di Coppa Italia.
“E’ stato un raduno di inizio campionato molto importante, per una stagione sportiva che si preannuncia assolutamente difficile per la nuova struttura dei campionati”, ha dichiarato Rosetti in relazione alla nuova formula della Lega Pro, che da quest’anno prevede solo tre gironi di Prima Divisione.
“Nel corso dei lavori – ha ripreso il commissario – ci siamo focalizzati molto sulla valutazione della condizione atletica, ma soprattutto abbiamo dato ampio risalto alle linee guida tecniche e comportamentali. Stiamo parlando di un gruppo di arbitri che deve raggiungere molto velocemente degli alti standard qualitativi e di approccio alle partite, a tutti gli effetti di livello professionistico”.
Sempre Rosetti, in chiusura di intervento, ha manifestato compiacimento per l’impegno profuso dai convocati nella cinque giorni di Sportilia: “Tutti hanno lavorato in modo serio e molto professionale. Questa fase è terminata ed è giunto il momento di tornare in campo già da domani con le prime gare di Coppa Italia. Arbitri e assistenti devono essere moto veloci e metabolizzare tutto quello che è stato fatto nel centro di Sportilia ed entrare nell’atmosfera delle partite”.
In aula arbitri e assistenti hanno assistito ad una lezione sulla psicologia arbitrale, a cura della dottoressa Eva Iorio, di Pescara, durante la quale è stata trattata la comunicazione con tutte le sue sfaccettature, a seconda delle varie situazioni che si possono verificare in campo, in particolare nella contestazione di una decisione. Significativo questo passaggio della relatrice: “Non bisogna mai arrivare ad imporre la vostra autorevolezza, ma farsi accettare”.
Ha concluso il raduno l’intervento del presidente dell’AIA, Marcello Nicchi: “Avete un commissario come Rosetti – ha detto rivolgendosi ai presenti in aula – che crede tantissimo nel nostro progetto. Sono convintissimo che il lavoro da voi svolto in questi giorni qui a Sportilia sortirà gli effetti sperati già dall’imminente inizio delle competizioni ufficiali”.

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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