60 anni di tessera per Toni Cadenelli. Zaroli: "Rappresenta i valori che ci rendono forti"

60 anni di tessera per Toni Cadenelli. Zaroli:

Sezione di Bolzano

È stata una Riunione Tecnica che difficilmente si potrà dimenticare. L’incontro è stato infatti dedicato a un ex arbitro che ha plasmato la Sezione AIA di Bolzano “Mario Bregoli” come pochi altri: Pietro Cadenelli, affettuosamente conosciuto da tutti come Toni.

“Oggi siamo qui per festeggiare un nuovo traguardo che il nostro associato ha raggiunto: i sessant’anni di appartenenza alla grande famiglia dell’AIA”. Così ha aperto la serata il Presidente Alessandro Zampieron.

Ha partecipato all’incontro anche il Componente del Comitato Nazionale Alberto Zaroli che ha portato i saluti del Presidente dell’AIA Alfredo Trentalange: “Toni merita un grande applauso. Molto spesso dimentichiamo persone come lui che hanno dato tantissimo alla nostra Associazione. Senza queste persone, l’AIA non potrebbe esistere. Toni è un esempio per i ragazzi perché rappresenta i valori che ci rendono forti: fare squadra, garantire giustizia e raggiungere i propri obiettivi. Persone come Toni sono i rami più antichi che costituiscono l’albero della nostra grande famiglia”.

Nel suo intervento Cadenelli ha citato Josè Maurinho: “Anche Gesù non aveva tanti amici”, per rimarcare una serie di episodi in merito alla sua vita da arbitro. La prima gara tra Rotaliana e Tione a Mezzolombardo (0 a 0), il derby Parma-Sassuolo in cui il suo assistente è stato colpito da un sasso lanciato dagli spalti. La partita più complicata è stata invece quella del 20 ottobre 1968 tra Quarrato e Lucchese quando il capitano lucchese si è rifiutato  di battere il rigore perché i tifosi del Quarrato, ultimi in classifica, volevano invadere il campo.

Al suo attivo Toni registra 327 partite dirette e 1.325 visionate, ma illustrare compiutamente l’attività di Cadenelli come arbitro, osservatore, Dirigente e Collaboratore FIGC, è un’impresa ardua. Nato a Vobarno in provincia di Brescia il 7 aprile 1937, ragioniere presso una grossa azienda di Bolzano, felicemente sposato con la signora Cristina, ha due figlie Eleonora e Daniela nonché tre nipotini.

Arbitro dal 25 febbraio 1962, è stato in forza, alternativamente, alle Sezioni di Bolzano e Merano per motivi di lavoro e vicinanza agli anziani suoceri. Prima ha calcato i terreni di giuoco in qualità di “giacchetta nera”: otto anni dal ’62 al ’70, fino all’allora Quarta Serie per un totale di 319 gare dirette; in seguito, ha appeso il fischietto al chiodo il 2 ottobre del ’77 con l’ultima direzione di gara in terza categoria.

Transitato fuori quadro nel 1970 e nominato Arbitro Benemerito il 20 aprile 1993, ha svolto con passione e dedizione l’incarico di Osservatore arbitrale sia nel Calcio a 11 sia nel Calcio a 5 per ben 42 anni. Ben pochi sono gli arbitri del Trentino-Alto Adige delle passate generazioni che non siano stati visionati da Toni.

È stato osservatore arbitrale anche alla Commissione Arbitri Nazionale di Serie D Ruolo Scambi dal 1976 al 1978. Inoltre, c’è un’attività volontaria che pochi associati possono vantare, ovvero Toni ha accompagnato quasi 500 giovani colleghi su tutto il territorio nazionale per amicizia, elargendo consigli e suggerimenti, quasi sempre a proprie spese.

Toni è stato anche consigliere e Vice Presidente nelle Sezioni di Merano e Bolzano, istruttore nei corsi arbitri per ben 34 anni, dal 1975 al 2009. Inoltre, ha frequentato il corso nazionale per Dirigenti AIA, ha ricoperto la carica di Sostituto del Giudice Sportivo del Comitato Provinciale FIGC di Bolzano, del quale è stato anche Componente per ben 11 anni (‪1973-1984).

 

 

Supplemento on-line della rivista "L'Arbitro"
(aut. Tribunale di Roma n. 499 del 01/09/1989)
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